Cartella Equitalia per IVA ditta chiusa, poi andata estero, AIRE, successione












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Mia sorella ha tentato una breve attività in Italia nel 2011, attività chiusa per crisi.

Se n’è quindi ritornata all’estero lasciando la residenza presso nostra zia unicamente per eventuali prestazioni sanitarie ecc.

Per IVA 3800 euro residui Equitalia ha emesso cartella di 5800 euro ma i soldi non ci sono.

In Italia ha solo una piccola quota di successione alla morte nel 2012 di nostro padre. Si tratta di una quota per circa 8%, su prima casa in cui risiede nostra madre, invalida 100%, di immobile valutato Eur 150.000.

Attualmente mia sorella sta in Africa ma sta pensando di unirsi al figlio in Australia.

Mi sembra d’aver letto che Equitalia non attacchi quote di prima casa.

Se così fosse dovrebbe bastare togliere la residenza dalla zia, passarla all’AIRE e buttare via le carte?

Giusto per essere precisi, il che non cambia nulla nel caso specifico, Equitalia non può espropriare quote di proprietà del debitore per la casa in cui questi risiede.

E, proprio per completezza di informazione, va aggiunto che Equitalia potrebbe aggredire quell’8% di proprietà solo per un debito superiore a 120 mila euro.

Per un debito che sia superiore a 20 mila euro Equitalia può iscrivere ipoteca su qualsiasi immobile di proprietà, in quota o esclusiva, del debitore.

Anche, e soprattutto, in relazione ad un possibile ampliamento della quota di proprietà di sua sorella, in conseguenza di una futura successione a vostra madre, il consiglio è quello di non buttare via le carte. Questo, indipendentemente, o meno, dal perfezionamento dell’iscrizione di sua sorella all’AIRE.

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6 Marzo 2015 · Annapaola Ferri

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