Bonus mobili 2022 – Come funziona il rimborso?


È stato confermato per tutto il 2022 il bonus mobili, l’agevolazione riconosciuta per l’acquisto e la sostituzione di mobili ed elettrodomestici





Ho saputo che anche per quest’anno è stato confermato il bonus mobili: vorrei sapere come fare per fruirne e soprattutto come ottenere il rimborso.

Potete chiarire?

È stato confermato per tutto il 2022 il bonus mobili, l’agevolazione riconosciuta per l’acquisto e la sostituzione di mobili ed elettrodomestici, con alcune modifiche: come spiega l’Agenzia delle Entrate, per tutto l’anno in corso si avrà una detrazione Irpef sulla metà dell’importo acquistato fino a 10mila euro, dal 2023 il rimborso scenderà a 5mila euro.

La legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus mobili fino al 2024.

La detrazione Irpef del 50% spetta:

  • per una spesa massima di 10mila euro nel 2022;
  • per una spesa massima di 5mila euro nel 2023 e 2024.

Ricordiamo che fino all’anno scorso il limite era di 16mila euro.

Come spiega l’Agenzia delle Entrate, la somma spesa viene recuperata nell’arco di 10 anni se vengono comprati arredi e elettrodomestici per le abitazioni in fase di ristrutturazione.

“Il limite massimo di spesa”, precisa l’Agenzia, “riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Ciò significa che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio“.

Inoltre “la detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto”: ciò significa che i lavori di ristrutturazione edilizia della propria abitazione non dovranno essere iniziato prima del 1° gennaio e gli acquisti dovranno essere successivi a questa data.

Possono beneficiare della detrazione fiscale sia il proprietario dell’immobile oggetto di ristrutturazione sia coloro che godono di altro diritto reale di abitazione.

Possono dunque usufruire del bonus anche i locatari, gli usufruttuari, i nudi proprietari o chi detiene il comodato d’uso, purché siano questi soggetti ad accollarsi effettivamente le spese, sia dell’intervento di ristrutturazione che dell’acquisto arredi o elettrodomestici.

Bonus mobili, quali spese rientrano
La detrazione spetta per le spese sostenute per l’acquisto di:

  • mobili nuovi
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

Per poter usufruire del bonus andranno acquistati, quindi, mobili quali scrivanie, tavoli, divani fino ad armadi, letti e cassettiere.

Rientrano nell’agevolazione anche gli apparecchi di illuminazione “che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione”.

Tra le spese ammesse vi sono, oltre all’acquisto del bene, anche quelle relative al trasporto e al montaggio.

Non sono agevolabili gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo. Attenzione ad acquistare elettrodomestici senza etichetta di classe energetica: la nuova classificazione non prevede i classici + accanto alla A.

È fondamentale inoltre la ristrutturazione di un appartamento che deve essere straordinaria (nuovi servizi, caldaie, ecc.) mentre, per i condomini vanno bene anche le manutenzioni ordinarie.

Per ottenere la detrazione fiscale del 50% è necessario il pagamento con strumenti tracciabili quali bancomat, carte o bonifico.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Il beneficiario dovrà conservare i documenti di acquisto e le ricevute di pagamento, e consegnarle poi al commercialista o al Caf che provvede alla compilazione della sua dichiarazione dei redditi.

La detrazione, poi, sarà ammessa anche se gli acquisti sono stati effettuati con un finanziamento a rate a patto che “la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento”.

Sull’importo speso (fino a un massimo di 10mila euro) verrà riconosciuta una detrazione del 50%, che sarà dilazionata in dieci rate di uguale importo.

Attenzione: gli acquisti di alcuni elettrodomestici, per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici, asciugatrici), devono essere comunicati all’Enea. La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni.

21 Aprile 2022 · Gennaro Andele


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