Bolletta internet e/o telefonia fissa non saldata – Cosa può fare l’operatore?


Se dopo i solleciti il consumatore non procede al pagamento del dovuto, l’operatore telefonico è autorizzato ad adottare provvedimenti più seri





Questo mese, vista la mia situazione economica giunta a livelli catastrofici, non riuscirò, molto probabilmente, a pagare la bolletta per telefono e internet.

L’operatore può interrompere la fornitura? Si deve pagare una penale?

Potete aiutarmi?

Ogni mese arrivano diverse bollette da dover pagare ed a volte può essere difficile ricordarsi tutte le diverse scadenze e gli importi sempre differenti, nel caso della fornitura di internet o fibra ottica qualora l’operatore non riceva il pagamento della bolletta invia dei solleciti per avvisare l’utente sulla questione.

Se dopo questi solleciti il consumatore non procede al pagamento del dovuto, l’operatore telefonico è autorizzato ad adottare provvedimenti più seri a seconda del livello di morosità:

  • se l’utente non ha pagato una sola bolletta, siamo nel caso della morosità occasionale, l’operatore invia un reclamo e, in base ai giorni di ritardo nel pagamento, sono previste delle penali;
  • qualora il non pagamento delle fatture vada avanti da diverso tempo e ai ripetuti solleciti non è seguito un pagamento ci troviamo nel caso della morosità persistente. In queste situazioni l’operatore telefonico procede a ridurre la velocità di navigazione, dopo aver avvisato per l’ennesima volta il cliente, salvo poi arrivare a interrompere la fornitura del servizio;
  • la morosità grave invece riguarda tutti quei casi in cui il consumatore, dopo i ripetuti solleciti dell’operatore, puntualmente ignorati, e la conseguente interruzione del servizio, continua a non pagare la bolletta del telefono o internet. Qui si procede per vie legali con un decreto ingiuntivo a carico del moroso. Verrà quindi inviata una comunicazione in cui si comunicherà quanto è dovuto alla compagnia telefonica e una data perentoria entro la quale inviare il saldo. Se anche questo non dovesse bastare le autorità competenti procederanno all’eventuale pignoramento dei beni.

Gli utenti che non pagano le bollette telefoniche rischiano di venir iscritti nel S.I.Mo.I.Tel, il Sistema Informativo sulle Morosità Intenzionali nel settore della Telefonia, il registro dei cattivi pagatori.

Si tratta di una banca dati in cui vengono inseriti i dati degli utenti morosi. Gli operatori prima di attivare un contratto procederanno dunque a controllare se l’intestatario è iscritto in questo registro e potranno quindi avvalersi della facoltà di non attivare l’eventuale fornitura per il telefono o internet.

Possono essere iscritti solo gli utenti:

  • morosi intenzionali che accumulano debiti di almeno 150€;
  • con contratto telefonico che deve essere stato risolto da almeno 3 mesi;
  • il cui credito non pagato riguarda i primi 6 mesi del contratto;
  • che non stanno onorando il contratto e che non hanno avviato dei contenziosi o scritto dei ricorsi;
  • che hanno altri rapporti contrattuali in abbonamento attivi e regolari nei confronti dello stesso operatore.

Va detto che comunque l’iscrizione nel Registro non è definitiva e ha una precisa scansione temporale.

Se infatti si onora il proprio debito il nominativo dell’utente deve essere rimosso entro massimo 7 giorni.

Comunque, anche se l’utente continuasse a non pagare i suoi debiti, dopo 36 mesi dall’iscrizione, il suo nominativo non dovrà più essere nel database del Registro.

Se promemoria vari non fossero sufficienti per ricordarsi di pagare puntualmente le bollette esistono delle alternative che vi possono aiutare:

  • la prima è la cosiddetta bolletta web: il consumatore anziché ricevere la bolletta in formato cartaceo può richiedere che gli venga spedita sulla sua casella di posta elettronica. Una scelta che può aiutare sia l’ambiente che i più smemorati;
  • un’altra soluzione può essere quella di richiedere all’operatore telefonico la domiciliazione bancaria. Si tratta di un vero e proprio metodo di pagamento. Il costo della bolletta verrà infatti scalato automaticamente, di volta in volta, dal conto corrente indicato evitando possibili dimenticanze da parte del consumatore.

9 Marzo 2022 · Andrea Ricciardi


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