Cambio di destinazione d’uso di un immobile (da deposito a unità abitativa)

Ne post vengono elencati i requisiti sottoposti al vaglio degli uffici comunali competenti per il rilascio del certificato di agibilità (ex abitabilità)












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Ho trovato in vendita un bilocale a un ottimo prezzo, solo che l’agenzia immobiliare mi ha detto che l’immobile è registrato come deposito al catasto, vorrei chiedervi, in caso lo acquistassi come dovrei procedere e più o meno i costi che dovrei sostenere per convertirlo in uso abitativo?
L’appartamento dispone di tutti i servizi, igienici, eccetera

In media, la spesa da sostenere, per il cambio di destinazione d’uso ed in particolare per le pratiche catastali e l’iter burocratico da seguire, si aggira intorno ai 300 euro al metro quadro. Bisogna poi aggiungere la parcella professionale dovuta al tecnico che si occuperà della pratica, che si aggira intorno ai 700/1000 euro, mentre gli oneri per i diritti di segreteria del Comune, ove è ubicato l’immobile, avranno un costo approssimativo di 400/600 euro.

Tuttavia, per valutare la fattibilità del cambio di destinazione d’uso (da deposito ad unità abitativa), ovvero se il certificato di agibilità comunale potrà mai essere concesso all’immobile, anche dopo eventuali lavori di ristrutturazione, è necessario consultare un tecnico di fiducia prima dell’acquisto. Infatti, se è vero che il deposito è dotato di servizi igienici, per renderlo abitabile sono necessari ulteriori requisiti quali l’altezza media nonché la dimensione minima del locale, la conformità degli impianti idrico, termico ed elettrico,
il rispetto delle normative acustiche e, soprattutto, l’esistenza di luci (e prese d’aria) che consentano un rapporto aeroilluminante soddisfacente. Il che comporterà una ulteriore spesa, in onorari peritali, di circa 1.500 euro.

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4 Gennaio 2024 · Giorgio Martini

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