Amministratore condominiale e conflitto di interessi

Se l'amministratore di condominio è anche condomino e non partecipa al voto di approvazione per l'affidamento dell'incarico non si configura il conflitto












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Vorrei sapere come può l’amministratore del condominio firmare le proprie fatture su incarichi avuti dal condominio stesso al di fuori del contratto annuale della gestione condominiale.
Ad esempio la raccolta della documentazione dei singoli condomini, la certificazione millesimale di ciascuno e l’invio del tutto all’Agenzia delle Entrate per i bonus fiscali di opere di manutenzione straordinaria su parti comuni.

C’è conflitto di interesse se firma lui?
Dovrebbe far approvare dall’assemblea, all’inizio dell’anno gestionale, la sua parcella in tal senso per eventuali lavori di manutenzione straordinaria che dovessero intervenire?

Va innanzitutto chiarito che la firma sulla fattura è l’ultimo problema: in realtà parliamo di corrispettivi da attribuire ad un codice fiscale o ad una partita IVA per prestazioni rese dall’amministrazione di condominio in potenziale conflitto di interesse.

Per evitare problemi di conflitto, è sempre necessario che l’assembla condominiale affidi l’incarico con l’approvazione di una delibera assembleare, magari scegliendo fra altre offerte pervenute per la medesima prestazione con parcelle superiori, e che l’amministratore di condominio, qualora fosse anche condomino, non partecipi al voto.

La Corte di cassazione, infatti, con l’ordinanza 12377/2023, ha stabilito che il conflitto di interesse che la legge prende in considerazione come causa possibile di annullamento di una delibera assembleare, è quello rinvenibile tra coloro che, partecipando al voto, concorrono alla formazione della volontà collettiva. Laddove l’amministratore di condominio presenzia ma non partecipa all’assemblea (e non ha dunque diritto di voto), l’influenza che esercita sui votanti al fine di orientarne (o viziarne) le scelte è praticamente inesistente. Ne deriva che, solo nell’ipotesi in cui l’amministratore fosse stato anche condòmino, sarebbe stato possibile ragionare di un vero e proprio conflitto di interessi.

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29 Maggio 2024 · Piero Ciottoli

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