DOMANDA
Il 30 giugno mi è arrivata una raccomandata da agenzia riscossione srl da Cuneo per una multa risalente al 2015. Non ho attribuito importanza alla cosa dato che non si trattava di una Agenzia di riscossione dello Stato. Io non ho nulla, tranne una punto del 2006. Conviene pagare? Anche ai miei genitori è arrivata la raccomandata da loro per l’acqua, di 400 euro. Sono pensionati. C’è scritto il numero di ingiunzione. Quindi vuol dire che c’è già stato un processo dal giudice di pace?
RISPOSTA
Non si tratta, è vero, di una concessionaria della riscossione coattiva statale (vale a dire ADER, Agenzia Delle Entrate Riscossione) ma è pur sempre una società a responsabilità limitata a cui il comune che ha elevato la contravvenzione ha affidato la riscossione coattiva delle entrate, multe comprese.
Lei ha solo una Fiat Punto? Non pagando la multa rischia l’iscrizione di fermo amministrativo sul veicolo.
I suoi genitori non rischiano nulla se godono solo di una pensione inferiore o uguale al minimo vitale: altrimenti la quota della pensione eccedente il minimo vitale (una volta è mezza l’importo massimo dell’assegno sociale) può essere pignorata fino al 20%.
Il numero di ingiunzione, riportato nella lettera raccomandata, è il numero dell’ingiunzione fiscale che le dovrebbe esserle stata precedentemente notificata: in pratica, il Comune che ha elevato la contravvenzione, per riscuotere tributi locali e sanzioni amministrative per infrazione al codice della strada, non adotta la procedura di iscrizione a ruolo (e conseguente emissione di cartelle esattoriali da parte del concessionario), bensì una procedura più snella che prevede la notifica al debitore di una ingiunzione cosiddetta, appunto, fiscale.
19 Settembre 2022 - Simone di Saintjust
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