DOMANDA
Il 4 dicembre 2020 ho fatto l’ordine di uno scaldacqua tramite una grande ditta di distribuzione gas: con finanziamento che viene accettato e si comincia a pagare ad Aprile 2021. Dopo un mese e mezzo sono io che chiamo per sapere che fine avesse fatto lo scaldacqua e nell’indecisione di non sapere, un tecnico della manutenzione (ditta diversa) dice che mi ricontatta il giorno successivo (dopo che ho detto che avrei rinunciato e bloccato il finanziamento). Il giorno successivo mi chiama e mi dice che lo scaldacqua c’è e che si poteva istallare. Lo istallano il 19 gennaio 2021. da allora sono iniziati i problemi. La caldaia va in blocco continuo e poi neppure tramite il reset si sblocca. dal 19 gennaio al 22 gennaio vari interventi perchè la caldaia andava in blocco. Mi dicono che dipende dalla corrente elettrica e mi dicono che per risolvere il problema ci vuole un trasformatore prezzo di 150 euro. (premetto che nel preventivo mi hanno inserito una prolunga coassiale che non ho mai ricevuto e di cui avevo già chiesto il rimborso). Ok accetto solo nell’eventualità di tenerlo se la caldaia funzionasse. Niente va in blocco comunque. Oggi altro intervento. Sono ancora in attesa di vedere se si blocca! E’ dal 19 gennaio che sono senza acqua calda con non pochi disagi e un bimbo di pochi mesi. Posso recedere dal contratto e di conseguenza bloccare il finanziamento? oppure posso richiedere la sostituzione del bene e il rimborso del trasformatore? Non so cosa fare. grazie per la risposta.
RISPOSTA
Nella situazione denunciata non si comprende bene se la ritardata (nonché problematica) installazione dello scaldacqua sia riconducibile alla società di distribuzione gas con cui è stato stipulato il contratto oppure alla società (ditta diversa) incaricata di procedere all’installazione che già sembra disponesse, al momento della sua prima telefonata informativa di gennaio 2021, di tutto il materiale necessario per dar corso all’esecuzione del contratto.
Quello che sicuramente non può fare, se vuole evitare di cadere in un circolo infernale, è sospendere il pagamento delle rate mensili dovute alla finanziaria creditrice oppure revocare l’addebito.
Può, invece, senz’altro inviare un reclamo scritto alla società fornitrice del gas, via raccomandata AR, per segnalare i problemi che sta incontrando con la società incaricata dell’installazione del dispositivo scaldacqua, chiedendo un intervento immediato e risolutivo al fine di poter perfezionare il contratto a suo tempo stipulato ed evitare il ricorso all’assistenza giudiziale di una associazione consumatori per tutelare al meglio i diritti dell’acquirente consumatore.
26 Gennaio 2021 - Annapaola Ferri
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