DOMANDA
Sono un ex imprenditore che ha chiuso l’azienda e gli sono avanzati sulle spalle un mucchio di debiti con banche ed eEquitalia che per ripagarli non basterebbero neanche tre vite.
Ora ho trovato un lavoro come dipendente e vorrei sapere se c’e una possibilità di farmi accreditare lo stipendio senza che possa essere pignorato in quanto sia i conti correnti che le carte con iban posso essere pignorate e il mio datore di lavoro non vuole pagarmi in contanti.
RISPOSTA
Si possono solo limitare i danni: ad esempio cointestando il conto corrente con altri n-1 soggetti. In questo caso il creditore procedente può pignorare solo l’ennesima parte delle disponibilità.
Da tener presente che se il creditore procedente al pignoramento del conto corrente è Equitalia (pignoramento esattoriale), l’ultimo stipendio accreditato non viene toccato.
Se, invece, si tratta di un creditore ordinario (banca, privato o finanziaria) può essere pignorato solo l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, quando l’accredito dello stipendio ha luogo in data anteriore alla notifica del pignoramento. Quando l’accredito ha luogo fra la data di notifica del pignoramento e quella in cui la banca dispone il blocco, lo stipendio accreditato può essere decurtato nella misura massima del 20%.
4 Febbraio 2021 - Simone di Saintjust
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