Debiti – difendersi dagli esattori di recupero crediti

Esattori recupero crediti - Condotta estrema: uso della forza, violazione di domicilio, intimidazione

Gli esattori non possono presentarsi in casa o sul posto di lavoro senza un preventivo assenso del debitore e senza concordare ora e luogo dell'incontro. In particolare gli esattori non possono:

Esattori recupero crediti - Contatto irragionevole, esercizio abusivo delle proprie ragioni, atti vessatori

Gli esattori non possono: 

Esattori recupero crediti - Imbarazzo o intimidazione tramite altre persone

Gli esattori di recupero crediti non possono minacciare, molestare, rendere nota ad altri la vostra situazione debitoria. In particolare, non possono:

Esattori recupero crediti - Dichiarazioni e/o comportamenti falsi o ingannevoli

Gli esattori non possono rilasciare dichiarazioni in merito alle somme da voi dovute o allo stato del vostro debito; contattare il vostro coniuge o partner se non sono garanti o fideiussori del vostro debito;o, addirittura, rilasciare false dichiarazioni in merito a ciò che accadrà se il debito non viene estinto o a ciò che l’esattore intende fare. Ad esempio:

- dire che il mancato pagamento dei debiti è un illecito penale con possibilità di denuncia alla polizia o di pene detentive (avere debiti non è un reato!)
- dire che possono portarvi via i figli (ciò è completamente falso);
- dire che verrete subito dichiarati falliti, anche se non vi è un provvedimento del giudice o il procedimento per la dichiarazione di fallimento non è nemmeno stato intrapreso;
- dire che i vostri beni (es. automobile) verranno pignorati e venduti, anche se non vi sono gravami sui beni né un provvedimento del giudice (se vi è un gravame sui beni, di solito dovete ricevere un preavviso di 30 giorni prima di dover pagare);
- dire che il vostro stipendio verrà pignorato, anche se non si è ottenuto un provvedimento del giudice in tal senso;
- dire che il vostro merito creditizio verrà danneggiato, se ciò non risponde a verità (le leggi in materia di privacy limitano il tipo di informazioni che un Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) può conservare, il tempo che tali dati possono essere conservati e chi può avere accesso a tali dati;

Inoltre, i creditori non possono usare altri mezzi o azioni ingannevoli, come ad esempio:

- inviare lettere di intimazione di pagamento redatte in modo da sembrare atti giudiziali;
- fingere di essere un legale, o di agire per conto di un tribunale.

Infine, come recita il codice deontologico UNIREC (la principale associazione fra società di recupero crediti) gli esattori sono tenuti, fra l'altro, a:

1. non fare comunicazioni scritte (materiale informativo, pubblicitario, mailing ed altro) e/o dichiarazioni verbali che possano trarre in inganno sul significato di esattore e/o indurre aspettative nel cliente/mandante non rispondenti alla realtà;

2. non compiere azioni lesive, di qualsiasi natura, nei confronti dell'immagine e/o interessi delle aziende/enti mandanti e/o creditori;

3. soddisfare gli impegni presi con lettera d’incarico/mandato, attenendosi con scrupolo alle norme del codice civile relative al mandato e alla diligenza del mandatario;

4. comportarsi in modo scrupolosamente leale ed indipendente da condizionamenti di qualsiasi natura che possano influenzare il proprio operato nei confronti del debitore;

5. non accettare parcelle, omaggi o favori di qualsiasi natura da parte del debitore; controllare, inoltre, che il personale, di cui si è eventualmente responsabili, non compia azioni di questo tipo;

6. tenere nei confronti del debitore una condotta ferma e determinata, senza mai sfociare in atteggiamenti vessatori, insolenti e/o inutilmente petulanti. Non esercitare pressioni indebite o minacce nei confronti del debitore, al fine di indurlo al pagamento;

7. presentarsi al debitore con discrezione e con cura nell’aspetto esteriore, avendo il massimo rispetto delle persone contattate e della loro vita privata;

8. fornire esaurienti chiarimenti sulle singole voci dell'ammontare complessivo dovuto (inclusi interessi e spese di recupero), informando il debitore delle possibili conseguenze legali dell'eventuale inadempimento;

9. non richiedere il pagamento di somme ulteriori rispetto a quelle indicate dalla Società di recupero;

10. non qualificarsi in nessun caso con titoli, qualifiche, incarichi e/o funzioni non veritiere;

11. svolgere attività come da mandato ricevuto, con lealtà, correttezza, nella massima riservatezza e segretezza professionale, con divieto assoluto di divulgare, anche parzialmente a chicchessia e/o per qualsiasi motivo, le notizie e le informazioni sia rilevate dalla pratica affidata, sia assunte eventualmente nel corso del recupero del credito;

12. rispettare tutte le leggi vigenti, con particolare riferimento alle normative riguardanti il recupero crediti, la privacy, l’incoercibilità psichica e fisica personale, l’inviolabilità del domicilio.

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24 Giugno 2013 · Chiara Nicolai