Prestito dietro cessione volontaria del 20% dello stipendio o della pensione
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Nell’articolo affronteremo l’analisi di due caratteristici contratti di prestito: il credito su pegno e la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, entrambi appartenenti alla categoria dei contratti di credito al consumo non rivolti all’acquisto di specifici beni o servizi.
La cessione del quinto è una forma di credito al consumo non finalizzata (quindi, non rivolta all’acquisto di specifici beni o servizi), concessa a fronte della cessione volontaria di una quota parte del proprio stipendio mensile. In sostanza, il lavoratore (cedente) pattuisce con un terzo/società finanziaria (cessionario) il trasferimento in capo a questo ultimo del suo diritto verso il datore di lavoro (ceduto) a percepire una quota del proprio stipendio, fino ad un massimo del quinto dello stipendio medesimo.
La cessione del quinto – originariamente nata per i dipendenti di enti pubblici, amministrazioni statali e altri enti – può essere richiesta, oggi, anche da tutti i pensionati e dai dipendenti privati. Di regola, ha una durata compresa fra 2 e 10 anni; in genere, la durata prescelta prevede il pagamento di 60 o 120 rate mensili (5 o 10 anni).
23 Luglio 2013 · Chiara Nicolai
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