Come viene ricalcolato il valore della rata in base all’accordo Abi governo sulla rinegoziazione

Volevo un chiarimento, se possibile: come viene ricalcolato il valore della rata in base all'accordo Abi/governo sulla rinegoziazione?

Grazie per la risposta.

Commento di sabrina da Milano | Giovedì, 11 Settembre 2008


Per i mutui stipulati prima del 2007 si fa la media dei tassi pagati nel 2006. Questo valore diventa il nuovo tasso con cui viene determinata la rata rinegoziata che risulterà così più bassa di quella odierna: in media il tasso si riduce di oltre un punto e mezzo.

Per i mutui partiti dal 2007, la rata rinegoziata sarà uguale a quello della prima rata pagata. La nuova rata rimarrà costante per tutta la durata contrattuale originaria del mutuo. Non si tratta, però, di un regalo, ma di una dilazione di pagamento: il piano di ammortamento originario rimane valido e ogni mese la banca calcola quanto il cliente avrebbe dovuto pagare. Se la vecchia rata risulta più alta, quanto si risparmia grazie alla rinegoziazione, viene addebitato in un conto di appoggio. Se invece la rata originaria risulta più bassa, cioè se i tassi dovessero scendere, l’eccedenza pagata andrà a ridurre il debito. In pratica il conto di appoggio si gonfierà e sgonfierà in base all'andamento futuro del costo del denaro. Nel momento in cui il conto di debito avesse valore zero si torneranno a pagare le rate secondo il piano originario. Ma si tratta di un’ipotesi remota.

Commento di karalis | Giovedì, 11 Settembre 2008

11 Settembre 2008 · Piero Ciottoli