IVA ed IRAP


Rigetto tacito di rimborso e riconoscimento della sua legittimità precedente all’istanza

2 Gennaio 2012 - Giorgio Valli


Il ricorso avverso il diniego di rimborso, seppur ammissibile ai sensi dell'articolo 19, lettera g), decreto legislativo 546/1992, è da respingersi se proposto contro il rigetto tacito dell'istanza successivo al riconoscimento da parte dell'organo competente circa la spettanza del rimborso medesimo. Infatti, “Nell'ipotesi in cui […] l'ente impositore abbia riconosciuto il diritto del contribuente al rimborso (come qui asserito dalla società), la controversia più non riguarda la risoluzione di una questione tributaria correlata a un atto impugnabile, ma un mero indebito oggettivo di diritto comune” (C.Cass., sen. V, ord. numero 27621 del 20 dicembre 2011). [ ... leggi tutto » ]


Irap e acquisti di importo non esiguo

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate con cui era stata impugnata una sentenza di secondo grado che non aveva tenuto in considerazione il fatto che il professionista aveva proceduto ad acquistare beni strumentali di importo non esiguo. “Il requisito dell'autonoma organizzazione, il cui accertamento spetta al giudice di merito ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato, ricorre quando il contribuente: a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell'organizzazione, e non sia quindi inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti, secondo l'id quod plerumque accidit decida, il minimo indispensabile per l'esercizio dell'attività in asserii di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui. Costituisce onere del contribuente che chieda il rimborso dell'imposta asseritamente non dovuta dare la prova dell'assenza delle predette condizioni” (C.Cass. ord. numero 18704 del 13 agosto 2010) [ ... leggi tutto » ]


Delegare le pulizie dello studio rende soggetti ad irap?

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


L'addetto alle pulizie di uno studio professionale che si avvale in gran parte di strumenti forniti dal titolare dello studio è un lavoratore dipendente e non un collaboratore esterno (CdA Firenze sent. numero 913 del 29 gennaio 2010). Conseguentemente, il professionista che si avvale di una persona terza per l'esecuzione delle operazioni di pulizia dello studio dovrebbe evidenziare un'organizzazione tale da assoggettarlo a IRAP. [ ... leggi tutto » ]


Irap e piccoli imprenditori

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


La Corte di Cassazione ha sentenziato che la qualifica di piccolo imprenditore non crea l'automatica soggettività IRAP, in quanto occorre verificare la presenza dei presupposti dell'imposta stessa: “Non è, infatti, la oggettiva natura dell'attività svolta ad essere alla base dell'imposta, ma il modo - autonoma organizzazione - in cui la stessa è svolta ad essere la razionale giustificazione di una imposizione sul valore aggiunto prodotto, un quid che eccede il lavoro personale del soggetto agente ed implica appunto l'«organizzazione di capitali o lavoro altrui»: se ciò non fosse, e il lavoro personale bastasse, l'imposta considerata, non solo non sarebbe vincolata all'esistenza di una "autonoma organizzazione», ma si trasformerebbe inevitabilmente in una sostanziale «imposta sul reddito»” (C.Cass. sent. numero 21122 del 13 ottobre 2010). [ ... leggi tutto » ]


Detraibilità iva ed errori formali

8 Novembre 2010 - Giorgio Valli


La detraibilità dell'IVA non è esclusa dalla presenza di errori formali nella redazione della fattura. Infatti, “gli articoli 167, 178, lettera a), 220, punto 1, e 226 della direttiva 2006/112 devono essere interpretati nel senso che ostano ad una normativa o prassi nazionale in forza della quale le autorità nazionali negano ad un soggetto passivo il diritto di detrarre dall'importo dell'IVA di cui è debitore l'importo dell'imposta dovuta o pagata per i servizi che gli sono stati forniti, con la motivazione che la fattura iniziale, in suo possesso al momento della detrazione, comportava una data di conclusione della prestazione di servizi erronea e che non esisteva una numerazione continua della fattura rettificata successivamente e della nota di accredito che annullava la fattura iniziale, se ricorrono le condizioni materiali della detrazione e se, prima dell'adozione della decisione da parte dell'autorità interessata, il soggetto passivo le ha trasmesso una fattura rettificata, indicando [ ... leggi tutto » ]