sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di tutela dei consumatori


Polizza caso morte che designa come beneficiari gli eredi » l’indennizzo va ripartito in parti uguali o in misura proporzionale alla quota cui ciascun erede ha diritto secondo le regole di successione?

1 Ottobre 2015 - Lilla De Angelis


Supponiamo che il de cuius lasci una vedova, non abbia figli e ascendenti, ma solo un fratello e non abbia redatto testamento: com'è noto nelle condizioni appena immaginate, apertasi la successione, l'eredità viene ripartita per 2/3 al coniuge superstite e per 1/3 al fratello. Per le modalità di divisione in assenza di testamento si consulti questo articolo. Per giurisprudenza (fin qui) consolidata (sentenza Cassazione 9388/1994 fra le tante) quando in un contratto di assicurazione contro gli infortuni, compreso l'evento morte, sia stato previsto che l'indennità venga liquidata ai beneficiari designati o, in difetto, agli eredi, tale clausola va intesa nel senso che l'individuazione dei beneficiari-eredi va effettuata secondo i modi tipici di ripartizione dell'eredità (testamentaria o legittima) e le quote tra gli eredi, in mancanza di uno specifico criterio di ripartizione, devono presumersi uguali. In base a tale principio, l'indennizzo della polizza assicurativa avrebbe dovuto essere ripartito, nello scenario ipotizzato, [ ... leggi tutto » ]


Estinzione anticipata e sostituzione del mutuo indicizzato al franco svizzero – regole di rivalutazione

27 Settembre 2015 - Carla Benvenuto


In caso di richiesta di estinzione anticipata per la successiva sostituzione, le clausole contrattuali standard di un mutuo indicizzato in franchi svizzeri prevedono che l'importo del capitale residuo vada prima convertito in franchi svizzeri al tasso di cambio convenzionale fissato nel contratto (alla data di stipula) e successivamente riconvertito in euro al cambio franco svizzero/euro rilevato il giorno del rimborso. In pratica, dapprima il capitale residuo viene convertito in franchi svizzeri applicando il tasso convenzionale di cambio adottato al momento della stipula; successivamente viene calcolata la somma (in euro) dovuta dal mutuatario per estinguere il debito, riconvertendo in euro il capitale residuo con il tasso di cambio esistente al momento dell'estinzione. A parere dell'Arbitro Bancario Finanziario adito (decisione del collegio di coordinamento 5855/15) in tal modo il cliente dovrebbe subire la doppia alea della duplice conversione del capitale residuo, prima in Franchi Svizzeri al tasso convenzionale e poi in Euro [ ... leggi tutto » ]


Disservizi voce ed internet – l’utente può chiedere il risarcimento danni all’operatore con cui ha stipulato il contratto di fornitura

22 Settembre 2015 - Giovanni Napoletano


Un professionista stipulava con un operatore telefonico alternativo (OLO) un contratto per la fornitura di servizi telefonici relativi alla rete fissa (chiamate voce ed ADSL per l'accesso ad internet). L'utente conveniva in giudizio l'operatore, rilevando il non corretto funzionamento dei servizi e chiedendone la condanna al risarcimento dei danni. I giudici di merito respingevano la richiesta eccependo che, in materia di rapporti tra l'operatore dominante (Telecom Italia) e i singoli operatori alternativi, è il primo, quale titolare esclusivo del potere di intervenire per la risoluzione dei guasti verificatisi sul cosiddetto "ultimo miglio" a dover ripristinare il servizio in caso di guasto, non avendo l'operatore alternativo accesso alcuno all'ultimo tratto di collegamento tra le centraline e l'utenza domestica. Secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 18470/15), invece, sono gli operatori telefonici tra loro (OLO e Telecom Italia) a doversi attivare per stabilire procedure idonee ad assicurare interventi rapidi ed efficienti [ ... leggi tutto » ]


Il risarcimento del danno causato da un veicolo di cui il danneggiato, pur avendone tempo e modo, non annota il numero di targa, non può essere richiesto al fondo di garanzia per le vittime della strada

22 Settembre 2015 - Giuseppe Pennuto


In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, il danneggiato il quale promuova richiesta di risarcimento nei confronti del fondo di garanzia per le vittime della strada, sul presupposto che il sinistro sia stato cagionato da veicolo non identificato, ha l'onere di provare sia che il sinistro si è verificato per condotta dolosa o colposa del conducente di un altro veicolo, sia che questo è rimasto sconosciuto. A tal fine è sufficiente dimostrare che, dopo la denuncia dell'incidente alle competenti autorità di polizia, le indagini compiute o quelle disposte dall'autorità giudiziaria, per l'identificazione del veicolo investitore, abbiano avuto esito negativo, senza che possa addebitarsi al danneggiato l'onere di ulteriori indagini articolate o complesse, purché egli abbia tenuto una condotta diligente mediante formale denuncia dei fatti ed esaustiva esposizione degli stessi. La prova che il danneggiato è tenuto a fornire che il danno sia stato [ ... leggi tutto » ]


Polizze di assicurazione a copertura del rischio morte e clausole vessatorie – per la corte di cassazione la misura è colma » si tratta di un cocktail giugulatorio ed opprimente per il beneficiario

9 Settembre 2015 - Eleonora Figliolia


Tutti sappiamo, per esperienza vissuta altrui e dati di fatto, quanto sia rischioso contrarre polizze di assicurazione a copertura del rischio morte, magari per assicurare un po' di dignità esistenziale ai nostri cari (soprattutto i figli minori) in conseguenza di un evento luttuoso che dovesse colpire l'unico soggetto percettore di reddito nel nucleo familiare. Le assicurazioni negli spot pubblicitari ti fanno sentire quasi un verme se rinunci a versare qualche migliaio di euro l'anno per assicurare un minimo di futuro decente ai tuoi figli e, magari al coniuge sprovvisto di reddito, in caso di premorienza. I messaggi sono di questo tenore in caso di morte prematura di un quarantenne la pensione di reversibilità erogata alla famiglia dall'istituto previdenziale di competenza ammonterebbe a meno di 400 euro al mese. Con il nostro prodotto, invece, gli eredi potranno contare da subito sull'intero capitale assicurato. Poi, premorto il contraente, capita che i beneficiari [ ... leggi tutto » ]