sentenze e ordinanze della Corte di cassazione a sezioni unite


Irap questa sconosciuta

27 Agosto 2013 - Giorgio Valli


IRAP - Imposta Regionale sulle Attività Produttive In attuazione della legge delega 23 dicembre 1996, numero 662, e in sostituzione di taluni tributi contestualmente aboliti (contributi per il servizio sanitario nazionale, Ilor, Iciap, tassa di concessione governativa sulla Partita Iva, imposta sul patrimonio netto delle imprese), il Governo ha introdotto l'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per mezzo del decreto legislativo 15 dicembre 1997, numero 446, la cui disciplina è stata in seguito modificata in molteplici occasioni. L'imposta regionale sulle attività produttive, introdotta a far data dal 1° gennaio 1998, è stata quindi concepita sia per dare concreta attuazione al processo di federalismo fiscale da più parti a gran voce reclamato, sia per consentire il finanziamento di determinati servizi pubblici apprestati su base locale (essenzialmente la spesa sanitaria) a carico di taluni soggetti passivi. L'Irap rappresenta un'imposta del tutto nuova, sia per il panorama nazionale che per quello degli altri [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione e decadenza per le rate di pensione inps

21 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


Quando un diritto si estingue per prescrizione Ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. In generale, secondo l'articolo 2946 del codice civile, i diritti si estinguono per prescrizione con il decorso di dieci anni, salvo i casi in cui la legge dispone diversamente. Nella fattispecie il diritto a pensione è imprescrittibile in quanto riferito ad una situazione giuridica che permane nel tempo, ad uno “status” collegato alla persona del titolare e dunque non soggetto a prescrizione: la prescrizione non riguarda lo status di pensionato ma le sole rate di pensione. LA PRESCRIZIONE DELLE RATE DI PENSIONE In materia di pensioni, l'articolo 129, 1° comma, regio decreto legge 4 ottobre 1935, numero 1827, dispone che alle rate di pensione già liquidate e poste in pagamento si applica la prescrizione breve quinquennale. Le rate di pensione non riscosse entro cinque anni [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione delle sanzioni tributarie

15 Agosto 2013 - Antonella Pedone


In materia tributaria, il termine di prescrizione delle sanzioni è di cinque anni, perchè così prevede l'articolo 20 del Decreto Legislativo numero 472/1997 (diversamente, le imposte si prescrivono nel termine ordinario di dieci anni di cui all'articolo 2946 del Codice civile, salvo leggi speciali che prevedano un termine diverso). Va evidenziato che se l'atto di contestazione delle sanzioni è stato impugnato in giudizio, il termine di prescrizione diventa di dieci anni a seguito della sentenza passata in giudicato, per diretta applicazione dell'articolo 2953 del Codice civile, secondo cui "i diritti per i quali la legge stabilisce una prescrizione più breve di dieci anni, quando riguardo ad essi è intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato, si prescrivono con il decorso di dieci anni". (Cassazione, Sezioni Unite, sentenza del 10 dicembre 2009, numero 25790). Si ricorda poi che l'Agente della riscossione non può applicare gli interessi sulle sanzioni, in quanto l'articolo [ ... leggi tutto » ]


Cartelle esattoriali nulle – indicazione del responsabile obbligatoria sui ruoli consegnati da giugno 2008

13 Agosto 2013 - Paolo Rastelli


L'indicazione del responsabile del procedimento nelle cartelle di pagamento è obbligatoria solo per gli atti successivi al 1° giugno 2008 La Corte costituzionale ha posto l'avallo sulla norma, introdotta dal "milleproroghe" dello scorso anno, che "limitava" la nullità delle cartelle di pagamento cosiddette "mute", prive cioè dell'indicazione del responsabile del procedimento di iscrizione a ruolo e di quello di emissione e di notifica delle stesse, a quelle relative ai ruoli consegnati agli agenti della riscossione a decorrere dal 1° giugno 2008. Con la sentenza numero 58/2009 la Consulta ha, difatti, dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 36, comma 4-ter, del Dl 248/2007, sollevata con riferimento agli articoli 3, 23, 24, 97 e 111 della Costituzione. La pronuncia arriva in risposta alle censure, riunite in un unico giudizio, mosse dalle Commissioni tributarie provinciali di Lucca e Isernia, nonché dal giudice di pace di Genova. Censure non tutte prese [ ... leggi tutto » ]


Srl » socio risponde dei debiti post cancellazione nei limiti di quanto riscosso con la liquidazione

31 Luglio 2013 - Marzia Ciunfrini


Il socio della Srl risponde dei debiti dell'azienda cancellata nei limiti di quanto riscosso con la liquidazione Il socio della srl risponde dei debiti dell'impresa cancellata dal registro nei limiti di quanto riscosso con la liquidazione mentre è responsabile per l'intero nel caso in cui l'ente sia privo di personalità giuridica. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione la quale, con la sentenza 17564/13, ha sancito che: La cancellazione dal registro disposta dal giudice, l'efficacia costitutiva della cancellazione, che è disposta dall'ufficio del R.I. sotto la sorveglianza del giudice, che attiene al controllo formale del procedimento, determinando la estinzione della stessa, configura un fenomeno di tipo successorio in virtù del quale le obbligazioni di essa si trasferiscono ai soci, i quali ne rispondono nei limiti di quanto riscosso a seguito della liquidazione o illimitatamente a seconda che, pendente societate, essi fossero o meno illimitatamente responsabili per i debiti sociali. Pertanto, [ ... leggi tutto » ]