sentenze e ordinanze della Corte di cassazione a sezioni unite


Omissione contributiva – gli atti interruttivi della prescrizione si estendono anche alle sanzioni civili

16 Marzo 2015 - Tullio Solinas


Tutti gli atti interruttivi posti in essere dall'INPS non contengono alcun riferimento specifico alle sanzioni civili: la domanda che ci si pone è se si estendono anche al credito dell'INPS per le sanzioni civili gli effetti degli atti interruttivi posti in essere con riferimento al credito per omissione contributiva. Nella giurisprudenza prevalente vige l'assunto secondo il quale, in materia di inadempimento delle obbligazioni contributive nei confronti di enti previdenziali, l'applicazione (automatica) delle sanzioni civili ha funzione di rafforzamento dell'obbligo contributivo e di predeterminazione legale del danno cagionato all'ente previdenziale. Per le sanzioni civili, inoltre, opera la trasmissibilità agli eredi. La legge, dal canto suo, dispone che per le violazioni consistenti nell'omissione totale o parziale del versamento di contributi e premi, l'ordinanza - ingiunzione è emessa dagli enti ed istituti gestori delle forme di previdenza ed assistenza obbligatorie, che con lo stesso provvedimento ingiungono ai debitori anche il pagamento dei contributi [ ... leggi tutto » ]


Rimborsi fiscali – termini di decadenza per la presentazione della domanda

10 Dicembre 2014 - Ornella De Bellis


Gli istituti della prescrizione e della decadenza sono posti a presidio del principio, irrinunciabile in ogni ordinamento giuridico, della certezza del diritto e delle situazioni giuridiche. Il termine di decadenza per la presentazione dell'istanza di rimborso, con riferimento ai versamenti in acconto, decorre dal versamento del saldo nel caso in cui il diritto al rimborso derivi da un'eccedenza dei versamenti in acconto, rispetto a quanto risulti poi dovuto a saldo, mentre decorre dal giorno del versamento dell'acconto stesso, nel caso in cui quest'ultimo, già al momento in cui venne eseguito, non fosse dovuto o non lo fosse nella misura in cui fu versato, ovvero qualora fosse inapplicabile la disposizione di legge in base alla quale venne effettuato, poiché in questi casi l'interesse e la possibilità di richiedere il rimborso sorge sin dal momento in cui avviene il versamento. Il termine di decadenza per la presentazione della domanda di rimborso non [ ... leggi tutto » ]


Imposta di registro – l’accertamento in rettifica del valore dichiarato di un immobile deve essere adeguatamente motivato

27 Novembre 2014 - Giorgio Valli


In tema di imposta di registro è nullo l'avviso di accertamento, in rettifica del valore dell'immobile dichiarato dal contribuente, che non rende esplicito e manifesto l'iter logico giuridico seguito nella valutazione dei dati di fatto che l'ufficio assume di aver raccolto; ma che non sono stati indicati in quanto ciò non consente al contribuente di avere l'esatta cognizione dei presupposti di fatto dell'accertamento, così da poterlo verificare ed eventualmente contestare. In sostanza, l'avviso di accertamento deve contenere sia l'indicazione dei dati di fatto necessari alla determinazione del valore dell'immobile, sia l'esplicitazione dell'iter logico seguito in vista della sua rettifica. Questo l'orientamento espresso dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 24109/14. [ ... leggi tutto » ]


Patto di quota lite – l’avvocato non può pretendere un compenso percentualmente rapportato al danno risarcito al cliente

26 Novembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Cosa è il patto di quota lite Il patto di quota lite è l'accordo che può intervenire fra avvocato e cliente in virtù del quale il primo percepisce, quale compenso per l'attività espletata, una quota del bene oggetto della lite, a risultato ottenuto. Secondo il Consiglio nazionale Forense è illecito l'accordo volto a spartirsi il ricavato al termine dell'incarico, quando l'ammontare di ciò che percepirà il cliente è ben chiaro e determinato. Diversamente, è considerata valida la pattuizione con cui si stabilisce, in percentuale, il compenso dell'avvocato a monte dell'incarico, quando ancora né si conosce l'esito del giudizio, né tanto meno quanto il cliente percepirà in concreto. Ad esempio, è considerato illecito l'accordo in cui il cliente promette al proprio legale il 20% di quanto il giudice gli riconoscerà in sentenza, nei confronti della controparte, mentre è valido il patto con cui il cliente promette all'avvocato il 20% di quanto [ ... leggi tutto » ]


Guida in stato di ebbrezza: alcoltest nullo senza la presenza del proprio avvocato? » sulla diatriba decidono le sezioni unite della cassazione

22 Ottobre 2014 - Andrea Ricciardi


Sospetta guida in stato di ebbrezza: nullità del test dell'etilometro senza la presenza del proprio legale? Sulla questione la decisione finale è rimandata alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Ne avevamo parlato in un precedente articolo: se in caso di alcoltest per una persona in sospetta guida in stato di ebbrezza la polizia dimentica di avvertire l'automobilista della facoltà di farsi assistere, nell'immediatezza, da un legale di fiducia, la prova dell'etilometro è nulla. La Corte di Cassazione, infatti, si era espressa in questo senso con la sentenza 29262/14. Oggi, però, finisce davanti alle Sezioni unite la questione del diritto di difesa di chi viene sottoposto all'alcoltest. Ciò perché, l'ordinanza 43847/14 della Suprema Corte solleva dubbi sul momento entro il quale l'automobilista può far valere la nullità dell'esame effettuato senza prima avvertirlo della possibilità di farsi assistere da un difensore. Dunque, ad essere messo in discussione è solo l'accertamento condotto [ ... leggi tutto » ]