sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Mancato versamento dell’iva » il reato è retroattivo

2 Ottobre 2013 - Giorgio Valli


Retroattivo il reato di mancato versamento dell'Iva entro il 27 dicembre dell'anno successivo. Questo principio è stato stabilito dalla Corte di Cassazione la quale, con la pronuncia 37424/2013, ha sancito che: Fra l'articolo 10-ter decreto legislativo 10 marzo 2000, numero 74, inserito dall'articolo 35, comma 7, di. 4 luglio 2006, numero 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, numero 248, entrato in vigore il 4 luglio 2006 (il quale punisce con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versa, entro il termine per il versamento dell'acconto relativo al periodo di imposta successivo, l'imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla dichiarazione annuale, per un ammontare superiore a cinquantamila Euro per ciascun periodo di imposta), e il comma 1 dell'articolo 13 decreto legislativo 18 dicembre 1997, numero 471 (che assoggetta alla sanzione amministrativa pari al trenta per cento di ogni importo non versato chiunque non esegue, [ ... leggi tutto » ]


Quando presentare interpello costa caro al contribuente

19 Settembre 2013 - Giorgio Valli


La vicenda prende le mosse dal rigetto di un'istanza di rimborso IVA che era stata indebitamente corrisposta, in relazione ad operazioni di cessioni gratuite di campioni di modico valore, non considerate dalla legge cessione di beni e, di conseguenza, non assoggettabili a IVA. L'istanza di rimborso era stata respinta dagli uffici finanziari, sul presupposto che essa era tardiva, in quanto proposta oltre il termine biennale di legge. Ed infatti (articolo 21, decreto legislativo numero 546/192) la domanda di restituzione di un'imposta non dovuta in mancanza di disposizioni specifiche, non può essere presentata dopo due anni dal pagamento ovvero, se posteriore, dal giorno in cui si è verificato il presupposto per la restituzione. L'imposta non dovuta, tuttavia, era stata versata dopo la risposta fornita dall'Agenzia delle Entrate attraverso specifico interpello. Ma, e qui sta il problema, con la successiva risoluzione numero 83/2003, l'Amministrazione aveva mutato orientamento, negando che le cessioni gratuite [ ... leggi tutto » ]


Validità dell’avviso di accertamento emesso prima del decorso di 60 giorni dal processo verbale di constatazione

11 Settembre 2013 - Giorgio Valli


La questione sottoposta all'esame delle sezioni unite civili della Corte di Cassazione consisteva nello stabilire se l'inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l'emanazione dell'avviso di accertamento - termine decorrente dal rilascio al contribuente, nei cui confronti sia stato effettuato un accesso, un'ispezione o una verifica nei locali destinati all'esercizio della propria attività (articolo 12, comma 1), della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni - costituisca, nel silenzio della norma, una mera irregolarità sostanzialmente priva di conseguenze esterne, ovvero dia luogo, ad eccezione di casi di “particolare e motivata” urgenza, ad un vizio di legittimità dell'atto impositivo emesso ante tempus, che può essere fatto valere dal contribuente al fine di ottenere, per ciò solo, in sede contenziosa, l'annullamento dell'atto stesso. Bisogna innanzitutto rilevare che lo Statuto dei diritti del contribuente (legge numero 212 del 2000 cit.) stabilisce, all'articolo 1 comma 1, che le disposizioni della presente legge, [ ... leggi tutto » ]


Irpef – ritenuta alla fonte

27 Agosto 2013 - Giorgio Valli


Istituto della ritenuta IRPEF alla fonte L'istituto della ritenuta alla fonte trova la propria disciplina nell'ambito delle disposizioni in materia di accertamento delle imposte sul reddito ed, in particolare, con riferimento ai redditi derivanti dall'esercizio di arti e professioni, nell'articolo 25 del DPR 29 settembre 1973, numero 600 (di seguito, per brevità, DPR numero 600 del 1973). La ritenuta opera secondo un meccanismo che vede coinvolti due soggetti: il sostituto d'imposta, ovvero il soggetto che corrisponde il compenso relativo a prestazioni di lavoro autonomo, ed il sostituito il quale, viceversa, è colui che ha reso la prestazione professionale e che riceve, quale corrispettivo, il compenso che costituisce reddito imponibile ai fini fiscali. Come disposto dall'articolo 25 del DPR numero 600 del 1973, il sostituto al momento dell'erogazione del reddito professionale deve trattenere, dalla somma dovuta, una ritenuta pari al 20 per cento della parte imponibile del compenso medesimo, a titolo [ ... leggi tutto » ]


Irap questa sconosciuta

27 Agosto 2013 - Giorgio Valli


IRAP - Imposta Regionale sulle Attività Produttive In attuazione della legge delega 23 dicembre 1996, numero 662, e in sostituzione di taluni tributi contestualmente aboliti (contributi per il servizio sanitario nazionale, Ilor, Iciap, tassa di concessione governativa sulla Partita Iva, imposta sul patrimonio netto delle imprese), il Governo ha introdotto l'imposta regionale sulle attività produttive (Irap) per mezzo del decreto legislativo 15 dicembre 1997, numero 446, la cui disciplina è stata in seguito modificata in molteplici occasioni. L'imposta regionale sulle attività produttive, introdotta a far data dal 1° gennaio 1998, è stata quindi concepita sia per dare concreta attuazione al processo di federalismo fiscale da più parti a gran voce reclamato, sia per consentire il finanziamento di determinati servizi pubblici apprestati su base locale (essenzialmente la spesa sanitaria) a carico di taluni soggetti passivi. L'Irap rappresenta un'imposta del tutto nuova, sia per il panorama nazionale che per quello degli altri [ ... leggi tutto » ]