sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di assegni cambiali conti correnti usura


Contratti di prestito » interessi corrispettivi, interessi moratori, cumulo e raffronto con il tasso soglia di usura – la clausola di salvaguardia

20 Ottobre 2019 - Simonetta Folliero


Cumulo degli interessi corrispettivi e degli interessi moratori ai fini della verifica del superamento del tasso soglia anti-usura Bisogna innanzitutto che si faccia chiarezza su cosa si debba intendere come cumulo degli interessi corrispettivi e moratori. L'interesse corrispettivo costituisce la remunerazione concordata per il godimento diretto di una somma di denaro, avuto riguardo alla normale produttività della moneta. L'interesse di mora, secondo quanto previsto dall'articolo 1224 del codice civile, rappresenta invece il danno conseguente l'inadempimento di un'obbligazione pecuniaria. Secondo la regola generale, l'interesse di mora è dovuto nella misura legale o, se maggiore, nella medesima misura degli interessi corrispettivi eventualmente previsti dal contratto. È fatta salva la possibilità per il creditore di provare il maggior danno. Il comma 2 dell'articolo 1224 del codice civile prevede che il saggio degli interessi moratori possa essere convenuto fra le parti, nel qual caso, non è dovuto l'ulteriore risarcimento. Ciò posto, in materia di [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato – giurisprudenza e codice civile

6 Ottobre 2019 - Annapaola Ferri


Conto corrente cointestato - Cointestatari vs eredi Dalla cointestazione e dalla possibilità di operare sul conto senza limitazioni, deriva per tutti i cointestatari la piena disponibilità del saldo attivo (e del conto titoli associato). Infatti l'articolo 1854 del codice civile dispone che nel caso in cui il conto corrente sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto. Tuttavia, come stabilito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 77/2018, qualora il saldo attivo risulti discendere dal versamento di somme di pertinenza di uno solo dei correntisti, si deve escludere che l'altro possa, nel rapporto interno, avanzare diritti sul saldo medesimo. Peraltro, pur ove si dica insuperata la presunzione di parità delle parti, ciascun cointestatario, anche se avente facoltà di compiere operazioni disgiuntamente, nei rapporti interni non può disporre in proprio [ ... leggi tutto » ]


La cointestazione del conto corrente non determina anche la comproprietà dei titoli azionari e obbligazionari detenuti in deposito collegato al conto corrente cointestato

13 Settembre 2019 - Simonetta Folliero


La cointestazione di un conto corrente, salvo prova di diversa volontà delle parti, è un atto unilaterale idoneo a trasferire la legittimazione ad operare sul conto corrente, ma non comporta anche la cointestazione del deposito titoli che la banca detiene per conto del cliente, in quanto il trasferimento del deposito titoli che la banca detiene per conto del cliente è una forma di cessione del credito (che il correntista ha verso la banca) e, quindi, presuppone un contratto tra cedente e cessionario. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 21963/2019 [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato a firma disgiunta

21 Agosto 2019 - Annapaola Ferri


Ai sensi dell'articolo 1854 del codice civile, nel caso di conto corrente intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto, cosicché gli stessi possono, legittimamente, disporre, nei confronti della banca o del diverso ente creditizio presso cui sia istituito il conto, di tutte le somme esistenti a saldo su tale conto (essendo, simmetricamente, obbligati per l'intero in relazione alle somme a debito). Solamente al loro interno i rapporti tra i correntisti sono regolati dall'articolo 1298 del codice civile, comma 2, secondo cui il debito e il credito solidale si dividono in quote uguali, salvo che non risulti diversamente, cosicché è consentito superare la presunzione di contitolarità derivante dalla cointestazione, attraverso presunzioni semplici - purché gravi, precise e concordanti - da parte dell'intestatario che deduca una situazione giuridica diversa da quella risultante [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione del diritto al rimborso di assegno circolare non riscosso dal beneficiario

4 Maggio 2019 - Ludmilla Karadzic


Nel caso in cui un assegno circolare non sia stato effettivamente riscosso dal beneficiario, il diritto al rimborso della provvista da parte del richiedente l'emissione del titolo si prescrive nell'ordinario termine decennale, che decorre dal momento in cui esso può essere fatto valere, cioè dalla scadenza del termine di tre anni (entro cui si prescrive l'azione del beneficiario dell'assegno contro l'istituto bancario emittente) previsto dall'articolo 84 del Regio Decreto 1736/1934. Tale assunto è confermato dall'articolo 1, comma 345 ter, della legge 266/2005, che prevede il versamento degli assegni circolari non riscossi (rapporti cosiddetti dormienti) al Fondo per indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie, soltanto dopo che sia scaduto il citato termine triennale (gli importi degli assegni circolari non riscossi vanno versati al Fondo entro il 31 maggio dell'anno successivo a quello in cui scade il termine di prescrizione) e aggiunge che resta impregiudicato il diritto del richiedente l'emissione [ ... leggi tutto » ]