risarcimento per danni a persone e cose


Sinistro stradale » in tema di risarcimento danni il cid non è il vangelo

25 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Sinistro stradale: nell'ambito della quantificazione del risarcimento danni, le dichiarazioni rese dai conducenti nella constatazione amichevole d'incidente (CID), non vanno prese come verità assolute. In tema di risarcimento del danno derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, con riferimento alla disciplina del modello di constatazione amichevole dell'incidente, le affermazioni confessorie sottoscritte dal conducente nel modello vanno liberamente apprezzate nei confronti dell'assicuratore e del proprietario del veicolo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24847/14. Da ciò che emerge dalla pronuncia appena riportata, nella fattispecie di un sinistro stradale, in tema di constatazione amichevole, le affermazioni confessorie sottoscritte dai conducenti coinvolti nel modello CID vanno liberamente apprezzate nei confronti dell'assicuratore e del proprietario del veicolo. Dunque, a parere dei giudici del Palazzaccio, non sempre le informazioni, contenute nel modello CID, vanno trattate come prove inconfutabili. E' a discrezione del giudice di merito, infatti, verificarne l'attendibilità per poter [ ... leggi tutto » ]


Pari opportunità per l’uomo – va risarcito se le lesioni subite gli impediscono di svolgere il lavoro domestico

21 Novembre 2014 - Carla Benvenuto


Il lavoro domestico è una utilità suscettibile di valutazione economica, e la perduta possibilità di svolgerlo costituisce un danno risarcibile. E, non si può affermare (come hanno fatto i giudici territoriali) che non rientra nell'ordine naturale delle cose che il lavoro domestico venga svolto da un uomo. Una tale motivazione, infatti, risulterebbe illogica per almeno tre motivi. La prima ragione di illogicità è che (a prescindere da qualsiasi considerazione circa l'esistenza o meno d'un ordine “naturale” delle cose) non è certo madre natura a stabilire i criteri di riparto delle incombenze domestiche tra i coniugi. Tale riparto è ovviamente frutto di scelte soggettive e di costumi sociali. La seconda ragione di illogicità consiste nel fatto che l'affermazione è contraria al fondamentale principio giuridico di parità e pari contribuzione dei coniugi ai bisogni della famiglia: ed in mancanza di prove contrarie è ragionevole presumere che i cittadini conformino la propria vita [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni per infortunio in itinere? solo se si prende il bus, la metro o si va al lavoro a piedi

12 Novembre 2014 - Ornella De Bellis


L'infortunio in itinere, subito dal lavoratore nel percorrere, con il proprio veicolo, la distanza fra la sua abitazione e il luogo di lavoro, può essere indennizzato solo qualora sussista un nesso causale tra il percorso seguito e l'evento, nel senso che tale percorso costituisca per l'infortunato quello normale per recarsi al lavoro e per tornare alla propria abitazione nonché sia provato un nesso, almeno occasionale, tra itinerario seguito ed attività lavorativa, nel senso che il primo non sia dal lavoratore percorso per ragioni personali o in orari non collegabili alla seconda. Inoltre, per l'indennizzabilità del danno occorre che sia provata la necessità dell'uso del veicolo privato, adoperato dal lavoratore, per il collegamento tra abitazione e luogo di lavoro, considerati i suoi orari di lavoro e quelli dei pubblici servizi di trasporto. Peraltro, in tema di infortunio in itinere, è necessario, per il verificarsi dell'estensione della copertura assicurativa, che il comportamento [ ... leggi tutto » ]


Il proprietario del veicolo è coobbligato per le le violazioni al cds e per i danni causati da terzi alla guida – a meno che …

12 Novembre 2014 - Giuseppe Pennuto


Le norme del Codice della strada estendono al proprietario del veicolo l'obbligo di pagamento delle sanzioni pecuniarie e del risarcimento danni per gli illeciti commessi da altri soggetti tramite quel veicolo. Si tratta di un'obbligazione a titolo solidale del proprietario del veicolo con l'effettivo autore della violazione. Lo stesso Codice della strada consente al proprietario del veicolo di esonerarsi da questa presunzione di responsabilità, qualora riesca a fornire la prova che la circolazione del mezzo è avvenuta contro la propria volontà. Tuttavia, il proprietario del veicolo, il quale intenda sottrarsi alla accennata presunzione di responsabilità non può limitarsi a provare che la circolazione sia avvenuta senza il suo consenso, ma deve dimostrare che la stessa abbia avuto luogo contro la sua volontà, il che implica che la volontà contraria si sia manifestata in un concreto e idoneo comportamento ostativo specificamente rivolto a vietare la circolazione ed estrinsecatosi in atti e [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale » al fidanzato della vittima va corrisposto il risarcimento danni solo se si tratta di un legame affettivo elevato

11 Novembre 2014 - Gennaro Andele


Sinistri stradali: per il risarcimento danni al compagno della vittima devono sussistere stati di legami affettivi elevati. Affinché si configuri la lesione di un interesse a rilevanza costituzionale, la convivenza non deve intendersi necessariamente come coabitazione, quanto piuttosto come stabile legame tra due persone, connotato da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti. E che quindi vanno risarciti solo i legami affettivi connotati, appunto, dalla stabilità della relazione. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 46351/14. Da ciò che si evince dalla suddetta pronuncia, ai familiari della vittima di un sinistro stradale va corrisposto il risarcimento danni solo se si tratta di legami affettivi elevati. Dunque, nel caso di un fidanzamento, ad esempio, il risarcimento danni è dovuto, ma solo se si riesce a dimostrare la convivenza stabile. Secondo l'orientamento normativo e giurisprudenza consolidata, infatti, è nota l'equiparazione dei rapporti di convivenza ai matrimoni, [ ... leggi tutto » ]