attualità e riflessioni


Lo strapotere delle banche » come si fa ad inceppare un ingranaggio?

5 Settembre 2013 - Carla Benvenuto


Che cosa provi quando per entrare nella banca di cui sei cliente devi passare dalla porta blindata che si apre solo per una persona alla volta? Quali pensieri ti passano per la testa quando stai in fila per un bonifico, versare un assegno, cambiare in spiccioli i soldi che servono per poter dare il resto a chi frequenta il tuo bar o si serve del tuo negozio? E quali altri quando vuoi attivare un mutuo per la casa e devi fornire come garanzia lo stipendio di tuo padre perchè sia tu che moglie vivete di lavori a termine? Che cosa hai imparato ad associare a parole come spread e rating, crisi di liquidità e disavanzo? Quali parole conosci tra hedge funde, subprime, credit crunch, swap, blind trust e di quali sapresti spiegare il significato? Sei convinto anche tu, che sai di appartenere al 99% che detiene la stessa ricchezza del [ ... leggi tutto » ]


Massacro e genocidio del povero » il pensiero unico in economia

18 Luglio 2013 - Andrea Ricciardi


Il massacro e genocidio del cittadino attraverso l'economia - Premessa Il pensiero unico in economia, ovvero: non esistono i poveri ed i ricchi. Bensì, esistono i poveri, affinchè esistano i ricchi. Il pensiero unico in economia è una locuzione che è stata coniata da Ignacio Ramonet, che era, nel 1995, il direttore di Le Monde Diplomatique. Lui, sostanzialmente, diceva che, aldilà di tutte le critiche che vengono portate dal pensiero liberista, c'è un massimo comun denominatore tra tutti gli economisti occidentali, che si può chiamare, appunto, pensiero unico in economia. Questo particolare termine viene usato, oggi, in molti quotidiani, anche in stampa atecnica. Il fattore comune, è quindi il modello liberista, che consiste in un blocco assiomatico, ovvero in un insieme di proposizioni, di fatti e relazioni tra fatti economici. E' quindi una ricostruzione di strumenti del capitalismo, in modo intelligente. Ovvero lo studio di come come funziona il capitalismo, [ ... leggi tutto » ]


Le confessioni di un tifoso triste » cavani e la cartella di equitalia

10 Luglio 2013 - Gennaro Andele


Cavani e la cartella di equitalia » Le confessioni di un tifoso triste Mi chiamo Gennaro Andele, e sono napoletano, una condizione, che a seconda delle vicissitudini, nella vita, può tornare a volte utile, molte altre, meno. Anch'io, faccio parte, ahimé, della generazione debito. Sono uno dei protagonisti delle cronache: un bamboccione, un precario e una vittima di Equitalia. Vivo sempre più grazie ai prestiti. Mi indebito per affittare un appartamento, per comprare la moto o il computer, ma anche per, forse con un pizzico di testardaggine, comprare con fedeltà l'annuale abbonamento allo stadio e alla pay tv, per vedere le partite del mio Napoli. Ebbene si, anche vivendo con la paura di essere travolto dal rosso in banca o dai pignoramenti, non rinuncio, forse come tanti italiani, a seguire con passione la squadra del mio cuore. Già, perchè io, devo purtroppo ammetterlo, sono un tifoso sfegatato. Da piccolo, ancora [ ... leggi tutto » ]


La cultura del benessere è illusione del futile e del provvisorio e conduce alla globalizzazione dell’indifferenza

8 Luglio 2013 - Simone di Saintjust


Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli e sorelle? Nessuno. Tutti noi rispondiamo così: non sono io, io non c'entro, saranno altri, non certo io. Oggi nessuno si sente responsabile di questo; abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna; siamo caduti nell'atteggiamento ipocrita del sacerdote e del servitore dell'altare, di cui parla Gesù nella parabola del buon samaritano: guardiamo il fratello mezzo morto sul ciglio della strada, forse pensiamo ‘poverinò, e continuiamo per la nostra strada, non è compito nostro; e con questo ci sentiamo a posto. La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono belle, ma non sono nulla, sono l'illusione del futile, del provvisorio, che porta all'indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell'indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell'altro, non ci riguarda, non ci [ ... leggi tutto » ]


Gli esattori delle tasse » la santa inquisizione dei nostri giorni

18 Giugno 2013 - Stefano Iambrenghi


Gli esattori delle tasse ovvero La santa inquisizione dei nostri giorni » Facciamo chiarezza Può capitare di aver dimenticato la rata, o perso la bolletta o essere al verde, o addirittura, tutte e tre le cose insieme. Periodo nero, si sa, a causa della crisi, con le ormai, normali, problematiche relative alla precarietà, si dirà. Ma a ben vedere, le conseguenze non son più soltanto di ordine materiale. Sta accadendo qualcosa di molto più grave ed, a tratti, anche parecchio inquietante. La trasformazione del debitore in un peccatore, un colpevole che, se non può pagare, deve scontare una pena. Tecniche di persuasione e vessazione trasformano i debitori in colpevoli penitenti. Menti raffinatissime lavorano per radiografare, blandire, intimorire, minacciare l'incauto debitore. Le pene sono irrogate con progressiva afflizione. I primi segugi dei creditori sono i cosiddetti Agenti per la Tutela del Credito, esattori delle società di riscossione e parenti prossimi dei [ ... leggi tutto » ]