assegni cambiali e conti correnti - domande e risposte


Conto corrente cointestato fra il defunto ed uno dei coeredi – come prelevare l’intero saldo

16 Marzo 2020 - Simonetta Folliero


Com'è noto, i crediti del de cuius non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria. Ciascuno dei partecipanti alla comunione ereditaria può agire singolarmente per far valere l'intero credito ereditario comune o anche la sola parte di credito proporzionale alla quota ereditaria, senza necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri coeredi. La partecipazione al giudizio di tutti i coeredi può essere richiesta dal convenuto debitore in relazione ad un concreto interesse all'accertamento nei confronti di tutti della sussistenza o meno del credito (questi sono i principi di diritto formulati dalla Corte di cassazione nella sentenza 24657/2007. Pertanto, ciascun coerede ha il potere di agire nei confronti del debitore del de cuius (nella fattispecie la banca o Poste italiane) per la riscossione dell'intero credito, ovvero della quota proporzionale a quella ereditaria vantata. L'avvenuta riscossione da [ ... leggi tutto » ]


Assegno scaduto da due anni e il traente è deceduto – c’è qualche modo per incassarlo?

24 Febbraio 2020 - Simonetta Folliero


Ho un assegno postale scaduto da due anni, il redattore è morto, ma i soldi sono ancora sul conto esiste una procedura per incassarlo? Il Regio Decreto 1736/1933 (legge assegni) dispone, all'articolo 32, che l'assegno bancario deve essere presentato al pagamento nel termine di otto giorni se è pagabile nello stesso comune in cui fu emesso; di quindici giorni se è pagabile in un altro comune dello Stato e che I termini suddetti decorrono dal giorno indicato nell'assegno bancario come data di emissione. Tuttavia l'articolo 35, sempre della legge assegni, dispone che l'eventuale ordine del traente di non pagare la somma dell'assegno bancario non ha effetto che dopo spirato il termine di presentazione. In mancanza di tale ordine, il trattario può pagare anche dopo spirato detto termine. Ma attenzione: l'articolo 35 della legge assegni deve essere letto nel senso che, scaduto il termine di presentazione, ove non sia stato revocato [ ... leggi tutto » ]


Assegno scaduto e traente deceduto » assegno privo della clausola non trasferibile – sanzioni

2 Settembre 2018 - Simonetta Folliero


Ho un assegno postale scaduto da due anni, il redattore è morto, ma i soldi sono ancora sul conto esiste una procedura per incassarlo? Il Regio Decreto 1736/1933 (legge assegni) dispone, all'articolo 32, che l'assegno bancario deve essere presentato al pagamento nel termine di otto giorni se è pagabile nello stesso comune in cui fu emesso; di quindici giorni se è pagabile in un altro comune dello Stato e che I termini suddetti decorrono dal giorno indicato nell'assegno bancario come data di emissione. Tuttavia l'articolo 35, sempre della legge assegni, dispone che l'eventuale ordine del traente di non pagare la somma dell'assegno bancario non ha effetto che dopo spirato il termine di presentazione. In mancanza di tale ordine, il trattario può pagare anche dopo spirato detto termine. Ma attenzione: l'articolo 35 della legge assegni deve essere letto nel senso che, scaduto il termine di presentazione, ove non sia stato revocato [ ... leggi tutto » ]


Pagamento in ritardo di cambiale

27 Agosto 2014 - Simone di Saintjust


Lei non è iscritta, in relazione alla cambiale insoluta, "all'albo dei cattivi pagatori", ma al registro telematico dei protesti. Per poter cancellare il protesto è necessario innanzitutto pagare la cambiale al creditore, compresi interessi e spese maturate, e successivamente presentare istanza di cancellazione del protesto alla CCIAA competente o direttamente alla cancelleria del Tribunale. Il problema è che l'istanza di cancellazione del protesto prevede la presentazione del titolo in originale, unitamente alle altre formalità, quindi lo smarrimento del titolo da parte del prenditore complica notevolmente la faccenda. Fortunatamente, una sentenza della Corte Costituzionale del 2005 sembra dare ragione al debitore che voglia cancellare il protesto anche in assenza del titolo in originale, ma credo che sarà opportuno, in questo caso, che Vi facciate assistere da un legale. In alternativa, il protesto viene cancellato d'ufficio decorsi 5 anni dalla levata. [ ... leggi tutto » ]


Cambiali da non firmare per evitare protesto dopo finanziamento

24 Agosto 2014 - Annapaola Ferri


Finanziamento e firma cambiali Sono stato contattato da Creditech per il recupero di circa 2350 euro per i quali Compass mi ha notificato a dicembre la decadenza del beneficio del termine. Io vorrei pian piano saldare quanto dovuto, ma come unica possibilità di farlo, Creditech mi ha proposto la cambializzazione del debito residuo. Ho letto su questo sito di evitare di firmare cambiali, ma non mi danno alternative. Che fare ? Sono intestatario di una automobile, ho finalmente un lavoro regolare che mi permette da ora in poi di pagare un pò alla volta quel debito e sono anche intestario di un conto corrente bancario. Le cambiali protestate costituiscono titolo esecutivo Deve essere consapevole che firmando le cambiali, la prima che sgarra va in protesto e costituisce titolo esecutivo. Quindi può anche firmarle, ma solo se ritiene l'accordo vantaggioso e soprattutto se l'importo delle rate è sicuramente sostenibile per la [ ... leggi tutto » ]