prescrizione in genere e prescrizione presuntiva


Come deve essere formulato un atto per avere efficacia interruttiva della prescrizione

28 Agosto 2015 - Ludmilla Karadzic


In tema di interruzione della prescrizione, un atto, per avere efficacia interruttiva, deve contenere, oltre alla chiara indicazione del soggetto obbligato (elemento soggettivo), l'esplicitazione di una pretesa e l'intimazione o la richiesta scritta di adempimento, idonea a manifestare l'inequivocabile volontà del titolare del credito di far valere il proprio diritto, nei confronti del soggetto indicato, con l'effetto sostanziale di costituirlo in mora (elemento oggettivo). Quest'ultimo requisito non è soggetto a rigore di forme, all'infuori della scrittura, e, quindi, non richiede l'uso di formule solenni né l'osservanza di particolari adempimenti, essendo sufficiente che il creditore manifesti chiaramente, con un qualsiasi scritto diretto al debitore e portato comunque a sua conoscenza, la volontà di ottenere dal medesimo il soddisfacimento del proprio diritto. Ne consegue che non è ravvisabile tale requisito in semplici sollecitazioni prive di carattere di intimazione e di espressa richiesta di adempimento al debitore e che è priva di efficacia [ ... leggi tutto » ]


Insinuazione al passivo – nessun termine di decadenza per i crediti sopravvenuti

4 Agosto 2015 - Tullio Solinas


La legge fallimentare dispone che le domande di ammissione al passivo di un credito, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, depositate in cancelleria oltre il termine di trenta giorni prima dell'udienza fissata per la verifica del passivo e non oltre quello di dodici mesi dal deposito del decreto di esecutività dello stato passivo sono considerate tardive; in caso di particolare complessità della procedura, il tribunale, con la sentenza che dichiara il fallimento, può prorogare quest’ultimo termine fino a diciotto mesi. Decorso tale termine, e comunque fino a quando non siano esaurite tutte le ripartizioni dell'attivo fallimentare, le domande tardive sono ammissibili solo se l'istante prova che il ritardo è dipeso da causa a lui non imputabile. Tuttavia, secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 16218/15) l'insinuazione al passivo per i crediti sopravvenuti, non è soggetta al termine di decadenza di dodici (o sino a diciotto) mesi. [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione per la parcella di un avvocato – decorrenza, comunicazione interruttiva dei termini ed implicazioni dell’eccezione di prescrizione

2 Luglio 2015 - Carla Benvenuto


Costituisce atto idoneo ad interrompere la prescrizione l'inoltro della richiesta di adempimento per lettera raccomandata, la cui spedizione è provata dalla relativa ricevuta e i cui particolari doveri di consegna a carico del servizio postale ne fanno presumere l'arrivo al debitore, pur in assenza della ricevuta di ritorno. Solo a seguito di contestazione del destinatario sorge l'onere per il mittente di provare il ricevimento. Inoltre, l'eventuale eccezione di prescrizione sollevata dal debitore non equivale al riconoscimento del debito: in pratica l'aver sollevato l'eccezione di prescrizione non determina l'ammissione del debito. Invece, l'ammissione del debito impedisce al debitore di avvalersi della prescrizione presuntiva triennale. La decorrenza della prescrizione presuntiva triennale del diritto al compenso dell'avvocato, va individuata con riferimento all'espletamento dell'incarico conferito dal cliente. Nel caso di prestazioni rese in due gradi di giudizio, la decorrenza della prescrizione presuntiva triennale coincide con la pubblicazione della sentenza d'appello. Sono questi alcuni dei [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione presuntiva – si applica anche alle società di professionisti

27 Giugno 2015 - Piero Ciottoli


La ratio della prescrizione presuntiva viene individuata nella particolare natura dei rapporti rispetto ai quali l'adempimento suole avvenire senza dilazione, o comunque in tempi brevi, e senza il rilascio di quietanza scritta. Il legislatore, pertanto, sopperisce con la presunzione alla difficoltà del debitore di fornire la prova certa del proprio adempimento. In particolare si prescrive in tre anni il diritto dei professionisti, per il compenso dell'opera prestata e per il rimborso delle spese. La prescrizione presuntiva, dunque, è collegata dalla legge al contratto che ha per oggetto una prestazione d'opera intellettuale, come è reso evidente non solo dalla individuazione di una delle parti nel professionista, ma anche dalla individuazione dell'oggetto del contratto nella prestazione d'opera e dal riferimento al compenso ed al rimborso spese, che di tale contratto rappresentano elementi caratteristici. Ne consegue che il problema della applicabilità della prescrizione presuntiva al credito di una società di persone per prestazioni [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione della fideiussione

19 Giugno 2015 - Ludmilla Karadzic


Quando un soggetto garantisce un prestito o contrae l'erogazione di prestazione o servizi per conto terzi, la responsabilità personale grava esclusivamente sul soggetto che ha agito in nome e per conto dei terzi, attesa l'esigenza di tutela di coloro che, nell'erogazione del credito o delle prestazioni e dei servizi, abbiano fatto affidamento sulla solvibilità e sul patrimonio del soggetto contraente. Ne consegue che l'obbligazione, avente natura solidale, di colui che ha agito per conto terzi è inquadrabile tra le garanzie assimilabili alla fideiussione. Al riguardo, l'articolo 1957 del codice civile prevede che il fideiussore rimanga obbligato anche dopo la scadenza dell'obbligazione principale, purchè il creditore, entro sei mesi dalla predetta scadenza, si sia attivato per l'escussione del credito nei confronti del debitore principale. In pratica, viene imposto al creditore l'onere di attivarsi nei confronti del debitore principale entro un termine semestrale decorrente dalla scadenza dell'obbligazione principale per poter poi esigere [ ... leggi tutto » ]