sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di fisco tributi e contributi


Dilazione inps – controllare i calcoli e la misura delle sanzioni civili applicate

2 Febbraio 2014 - Giorgio Valli


Dopo aver chiesto all'INPS il calcolo delle sanzioni civili relative ai contributi ancora dovuti per omissione contributiva, il debitore presenta istanza di dilazione, sottoscrivendola, senza nulla obiettare circa l'importo delle sanzioni ed anzi dichiarando di riconoscere in modo esplicito ed incondizionato il debito contributivo. Accolta la domanda e pagato ratealmente il dovuto, il debitore, nel ricontrollare i pagamenti effettuati, constata che l'Istituto, con riguardo alle sanzioni civili, aveva applicato l'aliquota del 60% prevista dalla legge nell'ipotesi di evasione contributiva, e non l'aliquota del 40% prevista per la semplice omissione contributiva di cui si era reso responsabile. Il debitore, allora, chiede all'INPS la restituzione del maggiore importo pagato, ma l'istanza viene rigettata dall'Istituto con la motivazione che, nel presentare l'istanza di dilazione, il debitore aveva dichiarato di rinunciare a tutte le eccezioni che potessero influire sull'esistenza ed azionabilità del credito dell'Istituto. La vicenda approda in Cassazione e si giunge così alla [ ... leggi tutto » ]


Ricorso del fisco » non è ammissibile se non riporta stralci dell’avviso di accertamento

27 Gennaio 2014 - Giorgio Valli


Nel ricorso del fisco contro il contribuente relativo a un avviso di accertamento è necessario che la richiesta riporti testualmente i passi della motivazione dell'atto erroneamente interpretati dal giudice di secondo grado. Qualora il ricorrente censuri la sentenza di una commissione tributaria regionale sotto il profilo della congruità del giudizio espresso in ordine alla motivazione di un avviso di accertamento, il quale non è atto processuale, bensì amministrativo, la cui motivazione, comprensiva dei presupposti di fatto e delle ragioni giuridiche che lo giustificano, costituisce imprescindibile requisito di legittimità dell'atto stesso, è necessario, a pena di inammissibilità, che il ricorso riporti testualmente i passi della motivazione di detto atto che si assumono erroneamente interpretati o pretermessi dal giudice di merito, al fine di consentire alla Corte di Cassazione di esprimere il suo giudizio in proposito esclusivamente in base al ricorso medesimo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Suprema Corte con sentenza [ ... leggi tutto » ]


Contraddittorio fisco-contribuente » non prima di ogni iscrizione a ruolo

16 Gennaio 2014 - Giorgio Valli


Contraddittorio fisco-contribuente non prima di ogni iscrizione a ruolo ma solo se c'è incertezza. Infatti, per la riscossione delle imposte, l'amministrazione finanziaria non è obbligata al contraddittorio preventivo col contribuente. In tutti i casi in cui si deve procedere ad iscrizione a ruolo, ma solo se esistono incertezze su aspetti importanti della dichiarazione. Questo è quanto deciso dalla Corte di Cassazione con sentenza 27455/13. Analisi della sentenza su contraddittorio ed iscrizione a ruolo Per la riscossione delle imposte, l'amministrazione finanziaria non è obbligata al contraddittorio preventivo col contribuente ed in tutti i casi in cui si deve procedere ad iscrizione a ruolo, ma solo se esistono incertezze su aspetti importanti della dichiarazione. Con la pronuncia in esame, la Cassazione ricorda innanzitutto che la cartella con cui il fisco chiede il pagamento dei tributi non ha bisogno di motivazione. Inoltre, il difetto di motivazione della cartella esattoriale, non può portare alla [ ... leggi tutto » ]


Tarsu » illegittime le aliquote determinate dal consiglio comunale

11 Gennaio 2014 - Giorgio Valli


Competenza per la determinazione delle aliquote TARSU Occorre fare una premessa: l'attuale normativa prevede che la deliberazione degli atti regolamentari spetta esclusivamente e inderogabilmente al Consiglio comunale, ad eccezione di ciò che attiene all'ordinamento degli uffici e dei servizi. Questo è quanto stabilisce l'articolo 42, comma 2, lettera a), in combinato con il disposto dell'articolo 48, comma 3, del Decreto Legislativo numero 267/00 - Testo Unico Enti Locali (d'ora in avanti TUEL). La potestà regolamentare del Consiglio comunale comprende anche l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, ai sensi dell'articolo 42, comma 2, lettera f). Va però evidenziato che la stessa norma esclude espressamente dalla potestà regolamentare del consiglio comunale, la determinazione delle aliquote dei tributi (articolo 42, comma 2: Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali: <.......> f) istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote; disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni [ ... leggi tutto » ]


Esecuzione su fondo patrimoniale per sanzioni tributarie ed amministrative

26 Dicembre 2013 - Giorgio Valli


Esecuzione su fondo patrimoniale per sanzioni tributarie ed amministrative I debiti erariali sono sempre riconducibili a soddisfare i bisogni della famiglia Vale la pena ricordare che già il Ministero delle Finanze aveva ritenuto pignorabile la quota immobiliare del debitore, considerando improponibile l'eccezione ex articolo 170 del codice civile  (l'esecuzione sui beni del fondo patrimoniale e sui frutti di essi non può aver luogo per debiti che il creditore conosceva essere stati contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia) con riferimento ai crediti fatti valere dall'Amministrazione finanziaria. L'evasione delle imposte sul reddito delle persone fisiche, da parte del debitore che costituisce il fondo patrimoniale, va sempre ricondotta come funzionale ai bisogni della famiglia, nel senso che, fino a prova contraria, è la famiglia a trarre vantaggio del mancato pagamento, parziale o integrale, di tali imposte. Chi costituisce il fondo patrimoniale deve dimostrare che il debito tributario è incorrelato alle esigenze familiari [ ... leggi tutto » ]