famiglia separazione e divorzio - assegnazione casa e assegno di mantenimento coniuge separato o divorziato


Morte del conduttore per coppie di fatto e coniugi separati – subentro nel contratto di locazione e intimazione di sfratto

31 Maggio 2012 - Antonella Pedone


L'assegnazione della casa familiare determina il subentro del coniuge assegnatario nel contratto di locazione L'assegnazione della casa familiare ad uno dei coniugi determina la successione ("subentro") del coniuge assegnatario nel contratto di locazione. Nell'ambito della separazione e del divorzio, il giudice, in presenza di figli conviventi, assegna la casa familiare ad uno dei coniugi (e precisamente al coniuge affidatario dei figli). Coppie di fatto e coniugi separati - Cosa succede se la casa familiare è in locazione in caso di morte del conduttore L'assegnazione determina una cessione ex lege del contratto di locazione a favore del coniuge assegnatario che succede, pertanto, nella posizione di conduttore della casa coniugale. Conseguentemente cessa il rapporto di locazione in capo all'altro coniuge (Cassazione, sentenza del 21 gennaio 2011, numero 1423). Questa successione nel contratto avviene automaticamente, perchè così prevede l'articolo 6, comma 2, della Legge numero 392/78, secondo cui: "In caso di morte del [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa coniugale – opponibilità a terzi e responsabilità del venditore

24 Ottobre 2011 - Antonella Pedone


L'assegnazione della casa coniugale è opponibile a terzi anche se il provvedimento di assegnazione non è stato trascritto Il provvedimento di assegnazione della casa coniugale, in sede di separazione personale o divorzio, non è idoneo a costituire un diritto reale di uso o di abitazione a favore dell'assegnatario, ma solo un diritto di natura personale, opponibile, se avente data certa, ai terzi entro nove anni, ai sensi dell'articolo 1599 del Codice civile, o altrimenti anche dopo i nove anni se il titolo sia stato in precedenza trascritto (Corte Costituzionale, sentenza numero 454/1989; Cassazione, sentenza del 23 marzo 2006, numero 4719; Cassazione, Sezioni Unite, 29 luglio 2002, numero 11096). Assegnazione della casa coniugale e responsabilità del venditore Chi vende la casa coniugale, assegnata all'altro coniuge, è responsabile per i danni cagionati al terzo acquirente Il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa coniugale in sede di separazione personale o divorzio, attribuisce al [ ... leggi tutto » ]


Assegnazione della casa familiare – è subordinata all’interesse della prole

25 Novembre 2010 - Antonella Pedone


In materia di separazione personale dei coniugi, l'assegnazione della casa familiare viene stabilita nell'interesse preminente dei figli L'articolo 155 quater del codice civile, introdotto dalla Legge numero 54/2006, stabilisce che "Il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell'interesse dei figli". Il riferimento all'interesse dei figli conferma che il godimento della casa familiare è generalmente finalizzato alla tutela della prole. Il provvedimento di assegnazione ha, infatti, una funzione prevalentemente conservativa, in quanto è volto a soddisfare il preminente interesse dei figli alla conservazione dell'ambiente domestico, inteso come centro degli affetti, interessi e consuetudini familiari. Lo scopo è dunque quello di salvaguardare le abitudini di vita, la rete di relazioni e la stabilità della prole, che dipendono certamente anche dal contesto spaziale in cui vive. In tal senso si è espresso il Tribunale di Aosta, con sentenza del 16 febbraio 2010, numero 77, con cui ha disposto l'assegnazione della [ ... leggi tutto » ]


Separazione dei coniugi – revoca dell’assegnazione della casa familiare

16 Settembre 2010 - Antonella Pedone


In materia di separazione dei coniugi, l'assegnazione della casa familiare non viene meno per il solo fatto della convivenza more uxorio o del nuovo matrimonio del coniuge assegnatario. L'articolo 155 quater, primo comma, del Codice Civile (introdotto dall'articolo 1, comma 2, della legge 8 febbraio 2006, numero 54 - Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli) prevede la revoca dell'assegnazione della casa familiare nel caso in cui l'assegnatario conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio. Ci si chiede se tale revoca sia automatica in conseguenza della convivenza o del nuovo matrimionio dell'assegnatario, o se debba comunque tenere conto di altre circostanze. Per rispondere al quesito, bisogna comprendere prima di tutto le finalità dell'assegnazione della casa familiare. E' ormai pacifico che l'assegnazione della casa coniugale sia strettamente legata all'affidamento della prole. Tale principio è stato ribadito dalla Corte Costituzionale, che, con le sentenze numero 166 del [ ... leggi tutto » ]


Separazione ed assegnazione della casa coniugale – mancata impugnazione e modificabilità del provvedimento

13 Settembre 2010 - Antonella Pedone


Il provvedimento di assegnazione della casa coniugale può essere modificato in sede di appello, anche se non è stato oggetto di specifica impugnazione, per circostanze sopravvenute. È quanto affermato dalla Corte di Cassazione, con la sentenza del 28.04.2010 numero 10222. In particolare la Corte ha ritenuto che il trasferimento dell'unico figlio in altra città, con suo allontanamento dalla casa coniugale, può comportare la modifica del provvedimento di assegnazione. Al riguardo si osserva che il presupposto indefettibile per l'assegnazione della casa coniugale al coniuge non titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale è costituito dalla presenza di figli minori ancora economicamente non autosufficienti. L'assegnazione della casa, per altro, può avere una forte incidenza in sede di determinazione dell'assegno divorzile. Conseguentemente, se viene meno il presupposto della convivenza dei figli, l'assegnazione della casa coniugale può ben essere revocata. In questo caso, se l'assegnazione era stata disposta anche ad integrazione [ ... leggi tutto » ]