conti correnti bancari e postali e libretti di deposito a risparmio


Scoperto di conto corrente

26 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Un'altra forma di credito è lo scoperto. Quando il conto corrente va in rosso, perché si spende più di quanto disponibile, la banca copre la somma fino a quando il credito non viene coperto, applicando dei tassi passivi che arrivano anche al 14 per cento annuo. Bisogna ricordare che gli interessi attivi superano di poco lo 0 per cento. Meglio quindi concordare con la banca piccole aperture di credito (fidi) agevolmente accordati, in presenza di stipendi da lavoro dipendente, fino a 2-3 mensilità, avendone certezza di costi e tassi concordati o legati al prodotto. Con il contratto per il credito al consumo la banca consegna al cliente, che agisca per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta (consumatore) una somma di denaro dietro impegno da parte del cliente medesimo di rimborsarla, unitamente agli interessi, secondo un piano di ammortamento definito al momento della stipulazione del contratto stesso. Per fare [ ... leggi tutto » ]


Anatocismo bancario – il punto su norma e giurisprudenza

5 Giugno 2013 - Lilla De Angelis


Cosa è l'anatocismo bancario Il primo gennaio otteniamo in prestito, da due soggetti diversi, la somma di 1000 euro. Il contratto stipulato con il soggetto A prevede la capitalizzazione degli interessi con cadenza trimestrale, mentre con il soggetto B conveniamo di capitalizzare gli interessi con periodicità annuale. Il tasso di interesse richiesto da entrambi i creditori è del 12% annuo (3% trimestrale). Il 31 dicembre è previsto il rimborso dei due prestiti. Dovremo restituire 1.120,00 euro al creditore B e 1.0125,51 euro al creditore A. Com'è potuto accadere? Semplice: il creditore A applica la pratica dell'anatocismo. Per fortuna, adesso l'anatocismo è una pratica vietata, ma fino a qualche anno fa rappresentava il terrore per chi, ottenuto un fido bancario, aveva la sfortuna di finire in "rosso". Anatocismo bancario - Le eccezioni che confermano la regola In tema di anatocismo, secondo l'articolo 1283 del codice civile, in mancanza di usi contrari, [ ... leggi tutto » ]


Arbitro bancario finanziario » ecco chi può “multare” le banche

3 Giugno 2013 - Gennaro Andele


Arbitro bancario finanziario - Chi è Operativo dall'ottobre 2009, l'Arbitro Bancario Finanziario (o, come più semplicemente viene chiamato nel mondo bancario, l'“ABF”) è un organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra le banche (o gli altri intermediari finanziari, principalmente: le società finanziarie che erogano prestiti al pubblico, Poste Italiane S.p.A., per le attività di bancoposta) e la clientela. Nasce con la legge di riforma del risparmio (n.262/2005) che, tra l'altro, introduce nella legge bancaria (n. 385/1993) l'articolo 128 bis, che impone appunto alle banche di aderire a sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie con la clientela, al fine di assicurare una loro rapida ed economica soluzione e un'effettiva ed imparziale tutela della clientela. Questa disposizione della legge bancaria è poi integrata dalle regole di dettaglio del Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (che fissano le modalità di svolgimento del procedimento avanti l'ABF) e da quelle della Banca d'Italia [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente on line e bonifico non autorizzato a terzi – responsabile la banca o il cliente?

9 Aprile 2013 - Giovanni Napoletano


A quale fra i due soggetti, correntista e banca, va posta a carico la responsabilità per un'operazione di bonifico bancario non autorizzata dal titolare e disposta utilizzando le chiavi di accesso del servizio di home banking? Se, per l'esecuzione dell'operazione, vengono correttamente utilizzate le chiavi di accesso al conto on-line, ciò non significa necessariamente che si possa poter ritenere l'accesso non autorizzato al conto corrente, e l'invio dell'ordini di bonifico, imputabile ad un comportamento negligente del titolare del conto corrente correntista, per non avere osservato le misure volte a garantire la sicurezza del servizio così come contrattualmente concordato. Tale argomentazione presupporrebbe, infatti, che il rispetto da parte del cliente delle norme di sicurezza stabilite contrattualmente sia condizione necessaria, ma anche sufficiente, ad escludere la possibilità di effettuare operazioni di pagamento non autorizzate a danno della clientela home banking. Il che non risponde al vero, sia perché l'intrusione non autorizzata potrebbe [ ... leggi tutto » ]


La liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente del de cuius nell’ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi

9 Aprile 2013 - Annapaola Ferri


La liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi Come avviene la liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente (e/o nel deposito titoli) del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi? In merito alla sorte dei crediti ereditari nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi si registrano, in giurisprudenza e in dottrina, due diversi orientamenti. Da un lato, infatti, si afferma che i crediti del de cuius dovrebbero seguire lo stesso destino dei debiti, conseguentemente dividendosi automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote - in forza di quanto prevede il noto principio secondo il quale nomina et debita hereditaria ipso iure dividuntur (I debiti ereditari si ripartono di diritto fra tutti i coeredi). Secondo un diverso indirizzo, invece, i crediti del de cuius, a differenza [ ... leggi tutto » ]