Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Patrizio Oliva

Ma quanto è buona l'agenzia delle entrate riscossione ...

Patrizio Oliva - 15 Marzo 2018

In un clima permeato dal buonismo ipocrita caratteristico dell'ultimo governo, sono stati presentati i servizi offerti e i risultati raggiunti nel corso del 2017 da Agenzia delle entrate e Agenzia delle entrate-Riscossione, alla presenza (nientepopodimenoche) del Presidente del Consiglio dei Ministri, conte Paolo Gentiloni Silveri, del Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan nonché del Mega Direttore galattico di Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. In tema di riscossione coattiva, i citati signori ci hanno tenuto a far sapere, fra l'altro, che: Nel nuovo modello di cartella di pagamento vengono rappresentati in modo più chiaro i contenuti: nel frontespizio della cartella viene riportata la causale da cui è scaturito il debito richiesto in pagamento; viene spiegata la spettanza delle somme rispettivamente agli enti creditori e all'agente della riscossione; nel caso la cartella contenga somme richieste da più enti creditori vengono utilizzati colori differenti per evidenziare le diverse competenze. Da [ ... leggi tutto » ]

Il debitore sottoposto ad azione esecutiva ha diritto ad un equo indennizzo per la durata irragionevole della procedura di espropriazione?

Patrizio Oliva - 25 Febbraio 2018

Sul diritto del debitore sottoposto ad azione esecutiva ad ottenere, l'equa riparazione prevista dalla normativa vigente (legge Pinto) a causa della durata irragionevole del processo di espropriazione a suo carico, la giurisprudenza di legittimità, inizialmente, ha ritenuto che anche il debitore sottoposto ad azione esecutiva fosse legittimato a richiedere l'indennizzo per l'irragionevole protrarsi del processo esecutivo, a motivo del patema d'animo che ogni pendenza processuale provoca. Successivamente, invece, è andato consolidandosi un diverso orientamento, secondo il quale il debitore sottoposto ad azione esecutiva, sebbene sia parte del processo esecutivo, non è necessariamente percosso dagli effetti negativi di un'esecuzione forzata di durata irragionevole. Egli, essendo proprietario dell'immobile pignorato, non ha alcun interesse al rapido svolgimento della procedura e, anzi, risulta avvantaggiato del suo protrarsi, avendo mantenuto, medio tempore, il possesso giuridico del bene. I giudici di legittimità hanno poi argomentato che, comunque, all'esito finale del processo esecutivo il debitore sottoposto ad [ ... leggi tutto » ]

Bonus bebè e bonus mamma domani - su ricorso di alcune associazioni che tutelano i diritti degli immigrati i giudici milanesi ordinano all'inps di incentivare anche le nascite degli extracomunitari

Patrizio Oliva - 15 Febbraio 2018

Con Ordinanza 6019/2017, il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso delle associazioni APN (Avvocati Per Niente), ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) e Fondazione Giulio Piccini ONLUS contro l'INPS avverso le disposizioni in materia di Bonus bebè e Bonus mamma domani, nella parte in cui è stato limitato l'accesso al beneficio economico ad alcune categorie di donne straniere e precisamente alle donne titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornante di lungo periodo, della carta di soggiorno o della carta di soggiorno permanente. Con la citata ordinanza è stato ordinato all'INPS di eliminare la condotta discriminatoria attraverso l'estensione dei benefici assistenziali denominati Bonus bebè e Bonus mamma domani a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che siano titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornante di lungo periodo, della carta di soggiorno o della carta di soggiorno permanente. Pertanto, le istanze [ ... leggi tutto » ]

Viviamo in un paese assai strano: se ti porti a casa 600 mila euro, con insider trading, tutto fila liscio. ma se paghi il funerale di tuo nonno con un assegno di quattromila euro, privo della clausola non trasferibile, allora si scatena il finimondo! (video)

Patrizio Oliva - 12 Gennaio 2018

Premessa Per rendere chiaro il contesto normativo della paradossale vicenda che verrà nel prosieguo esposta, ricordiamo che l'articolo 49, comma 5, del decreto legislativo 231/2007, vieta il trasferimento di una somma di denaro pari o superiore a mille euro, a mezzo di assegno bancario privo della clausola di non trasferibilità. Tale infrazione è punibile, ai sensi dell'articolo 63, comma 1, del citato decreto legislativo, con l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 euro a 50.000 euro. Ai sensi dell'articolo 65, comma 9 del decreto legislativo 231/2007 la parte potrà definire il procedimento amministrativo esistente nei suoi confronti con il versamento di € 6.000 più € 5 per versamento. Il decreto legislativo 231/2007, inoltre, prevede (all'articolo 60 comma 2) la possibilità di definire alcuni procedimenti amministrativi sanzionatori per violazioni della normativa in materia di antiriciclaggio utilizzando l'oblazione, cioè effettuando un pagamento in misura ridotta, pari al doppio del minimo della [ ... leggi tutto » ]

Ritardo nel rimborso delle rate di un prestito - il creditore non ha diritto ad un ulteriore risarcimento se è stata convenuta la misura degli interessi moratori

Patrizio Oliva - 23 Luglio 2017

Secondo quanto disposto dall'articolo 1224 del Codice civile, al creditore che dimostra di aver subito un danno per l'inadempimento del debitore, conseguente al ritardato rimborso rateale del prestito concesso, spetta un risarcimento che, tuttavia, non è dovuto se è stata convenuta contrattualmente la misura degli interessi moratori. Dunque, gli interessi moratori, che si aggiungono a quelli corrispettivi (o semplici) corrisposti per la concessione del prestito, fungono da risarcimento forfetario conseguente al ritardo nell'adempimento dell'obbligazione da parte del debitore, sulla base del presupposto che il ritardo nell'adempimento genera sempre un danno pecuniario al creditore (che di quel denaro non può disporre). Per aver diritto agli interessi moratori il creditore è esonerato dalla prova del danno, né il debitore può eccepire e dimostrare l'insussitenza del danno stesso. Come sappiamo, oltre agli interessi corrispettivi e moratori, esistono poi gli interessi legali, che decorrono dal momento in cui interviene la conversione del debito di [ ... leggi tutto » ]