Contratti di prestito – cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio è un prestito non finalizzato all'acquisto di uno specifico bene o servizio ed è disciplinato dalla normativa sul credito al consumo.

Il prestito attraverso la cessione del quinto dello stipendio può essere richiesto esclusivamente dal lavoratore dipendente, sia pubblico che privato, il quale ottiene direttamente dalla banca o finanziaria la disponibilità di una somma con cui, successivamente, potrà finanziare qualsiasi tipo di spesa.

Il prestito con cessione del quinto dello stipendio prevede rate di importo fisso non superiori alla quinta parte dello stipendio che vengono rimborsate automaticamente grazie alla trattenuta diretta sulla busta paga;  di conseguenza, l’ente finanziatore riceverà i rimborsi direttamente dal datore di lavoro.

Il prestito con cessione del quinto prevede un tasso di interesse fisso - espresso dal TAN e TAEG - ed un rimborso secondo un piano di ammortamento alla francese: quindi rate costanti (di importo non superiore alla quinta parte dello stipendio) composte da una quota interessi decrescente e una quota capitale crescente; ciò consente alle banche o finanziarie di tutelarsi in quanto la maggior parte della quota interessi totale viene pagata con le prime rate.

La durata del prestito è compresa tra 60 e 120 mesi (dipendenti statali). Importo massimo In base alla normativa sul credito al consumo (soggetta a variazioni), l’importo massimo per un prestito non finalizzato è di 30.987,41 euro e viene versato direttamente al cliente tramite bonifico o assegno circolare.Nel caso della cessione del quinto, essendo un finanziamento garantito (dal TFR trattamento di fine rapporto cumulato e dalle polizze assicurative obbligatorie) la finanziaria potrà accordare importi e durate maggiori rispetto a quelle normalmente concesse per i prestiti personali.

La cessione del quinto è un prestito garantito ma, differentemente dal mutuo, non prevede la prestazione di garanzie reali, la garanzia è di fatto rappresentata dal reddito da lavoro dipendente infatti, le rate vengono trattenute direttamente dalla busta paga.

Oltre alla stabilità del posto di lavoro l’ente finanziatore potrà contare, in caso di insolvenza, sia sul TFR (Trattamento di Fine Rapporto) maturato dal dipendente che sulla stipula obbligatoria di due polizze assicurative (rischio vita e rischio impiego) che andranno a sanare il debito qualora il TFR non sia sufficiente.

Il prestito con cessione del quinto dello stipendio può essere richiesto da tutti i dipendenti di aziende pubbliche, statali e private anche se è un finanziamento nato per i dipendenti pubblici, per i quali è stata predisposta un’apposita normativa (Dpr 180 del 5.1.1950 e Dpr 895 del 28.7.1950). Tra i principali vantaggi di questa normativa vi è l’obbligo per il datore di lavoro di accogliere la richiesta del dipendente.

Oggi la cessione del quinto è prevista anche per i dipendenti privati, ma, non trovando applicazione la normativa prevista per i dipendenti pubblici, l’azienda privata potrà rifiutarsi di accogliere la richiesta di finanziamento.

Il prestito con la cessione del quinto dello stipendio può essere erogato direttamente da  banche o intermediari finanziari iscritti nell’apposito albo tenuto presso l’Ufficio Italiano dei Cambi. Quindi per sottoscrivere un contratto di prestito con cessione del quinto ci si può recare direttamente presso lo sportello di una banca/finanziaria o utilizzare i siti internet di banche e società abilitati a concedere prestiti on-line.

Per fare una domanda sulla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, sugli acquisti a rate, sui finanziamenti in genere, sui contratti di prestito e s su tutti gli argomenti correlati clicca qui.

26 Giugno 2013 · Chiara Nicolai





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