verbale di multa - modalità di pagamento rateazione ritardi obbligati e coobbligati


Anche i comuni, gli stati appartenenti all’unione europea e le società partecipate dagli enti della pubblica amministrazione possono accedere ai dati dell’anagrafe tributaria gestita dall’agenzia delle entrate per avviare azioni di riscossione coattiva nei confronti dei debitori inadempienti

6 Gennaio 2020 - Carla Benvenuto


Al fine di facilitare le attività di riscossione coattiva, si applicano, a partire dal primo gennaio 2020, anche per i rapporti pendenti alla stessa data, le disposizioni seguenti in materia di accesso ai dati: ai fini della riscossione, anche coattiva, sono autorizzati ad accedere gratuitamente alle informazioni relative ai debitori presenti nell'Anagrafe tributaria tutti gli enti della Pubblica Amministrazione (PA) e, tramite questi ultimi, i soggetti seguenti: gli operatori degli Stati membri di un Paese dell'Unione europea che esercitano le attività di riscossione coattiva, i quali devono presentare una certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato di appartenenza dalla quale deve risultare la sussistenza di requisiti equivalenti a quelli previsti dalla normativa italiana di settore; le società di capitale partecipate dalla PA, a condizione che la società partecipata realizzi la parte più importante della propria attività con la PA che la controlla e che svolga la propria attività solo nell'ambito [ ... leggi tutto » ]


Gli avvisi di accertamento per i crediti della pubblica amministrazione locale (compresi i verbali per violazione al codice della strada) divengono immediatamente esecutivi ai fini della riscossione coattiva dei debitori inadempienti se non opposti nei termini di legge » dal primo gennaio 2020 vanno in soffitta l’ingiunzione fiscale e la cartella esattoriale per la riscossione delle entrate comunali

6 Gennaio 2020 - Ornella De Bellis


Gli atti relativi alle attività di riscossione degli enti delle Pubbliche Amministrazioni - nonché delle società di capitale partecipate dalla PA (a condizione che la società partecipata realizzi la parte più importante della propria attività con la PA che la controlla e che svolga la propria attività solo nell'ambito territoriale di pertinenza della PA che la controlla) ed in particolare dei Comuni - emessi a partire dal primo gennaio 2020, anche con riferimento ai rapporti pendenti alla stessa data, sono potenziate mediante le seguenti disposizioni: avviso di accertamento immediatamente esecutivo anche per gli enti della Pubblica Amministrazione - L'avviso di accertamento relativo ai tributi degli enti e agli atti finalizzati alla riscossione delle entrate patrimoniali (per quel che qui interessa, sono entrate patrimoniali comunali, fra l'altro, gli importi dovuti per contravvenzioni al Codice della Strada, per le sanzioni amministrative in genere, per i parcheggi a pagamento, per le utenze idriche, [ ... leggi tutto » ]


Pagamento parziale o in ritardo di una sanzione amministrativa per violazione del codice della strada

24 Luglio 2019 - Giuseppe Pennuto


L'articolo 206 del Codice della strada prevede che il pagamento effettuato in misura inferiore rispetto a quanto previsto non ha valore quale pagamento ai fini dell'estinzione dell'obbligazione. La somma versata è tenuta in acconto per la completa estinzione dell'obbligazione conseguente al verbale divenuto titolo esecutivo, e la somma da iscrivere a ruolo (da affidare alla riscossione coattiva del concessionario) è pari alla differenza tra quella dovuta e l'acconto fornito. L'eventuale pagamento, oltre sessanta giorni dalla contestazione o notifica del verbale, ma prima della formazione del ruolo (prima dell'avvio della riscossione coattiva), è pari alla somma dovuta oltre alle spese del procedimento e non dà luogo all'emissione del ruolo stesso. [ ... leggi tutto » ]


Maggiorazione semestrale del 10% per ritardo nel pagamento della multa – si applica nel periodo che intercorre fra il 61.mo giorno successivo alla notifica della sanzione fino alla data di esecutività del ruolo

1 Marzo 2018 - Giuseppe Pennuto


Dopo un iniziale indirizzo in senso diverso (Cassazione 3701/2007) la successiva giurisprudenza di legittimità ha giudicato applicabile la maggiorazione del 10% per ogni semestre di ritardo nel pagamento della sanzione amministrativa, a decorrere dal momento in cui la sanzione è esigibile, e sino a quando il ruolo non venga trasmesso all'esattore. Tale maggiorazione è, infatti, compatibile con un sistema afflittivo di carattere sanzionatorio in caso di ulteriore ritardo nel pagamento in sintonia con il chiaro disposto dell'articolo 27 della legge 689/1981 che, in caso di ritardo nel pagamento, prevede la maggiorazione di un decimo per ogni semestre. Del resto, la giurisprudenza ormai consolidata ha qualificato tale sanzione non risarcitoria o corrispettiva (non si tratta, insomma, di interessi moratori) ma aggiuntiva. Anche la Consulta ha dichiarato manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, precisando che la maggiorazione semestrale costituisce una sanzione aggiuntiva nascente al momento in cui diviene esigibile quella principale [ ... leggi tutto » ]


Verbale di multa per violazione al codice della strada – l’ordinanza ingiunzione notificata ad uno dei coobbligati produce gli effetti interruttivi della prescrizione anche nei confronti dell’altro

11 Febbraio 2018 - Giuseppe Pennuto


In tema di sanzioni amministrative, l'atto interruttivo della prescrizione nei confronti di uno dei coobbligati in solido produce effetti anche nei confronti dei coobbligati. Pertanto, non assume alcuna importanza se il soggetto nei cui confronti è stata interrotta la prescrizione è quello che ha materialmente commesso la violazione o colui al quale la legge estende la corresponsabilità nel pagamento della relativa sanzione, non potendosi distinguere, ai fini della prescrizione, fra coobbligati solidali. L'estensione degli effetti degli atti interruttivi della prescrizione non si verifica, invece, nella diversa ipotesi del concorso di più persone nella commissione della violazione, poiché in tal caso difetta il vincolo della solidarietà fra i coobbligati, ciascuno dei quali è tenuto al pagamento della sanzione amministrativa per intero. In particolare, la persona giuridica é solidalmente coobbligata con il proprio legale rappresentante, se la violazione è commessa nell'esercizio delle proprie funzioni, e l'atto interruttivo notificato alla società produce effetti [ ... leggi tutto » ]