Dipendenti pubblici » Visite mediche di controllo affidate in esclusiva all’INPS – Tempi duri per i malati immaginari e i furbetti dell’assenza per malattia

All'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è stata attribuita (a partire dal primo settembre 2017) la competenza esclusiva ad effettuare visite mediche di controllo (VMC) sia su richiesta delle Pubbliche amministrazioni, in qualità di datori di lavoro, sia d’ufficio.

Sono interessate tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni (tutte le Regioni a statuto speciale, non esclusa la Regione siciliana), le Province (comprese le Province a statuto speciale), i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), e le Agenzie fiscali.

Le visite mediche di controllo saranno effettuate dall'INPS anche per il personale della carriera prefettizia e diplomatica, per i magistrati di tutte le magistrature, ordinarie e speciali, per gli avvocati e procuratori dello Stato, per i docenti e i ricercatori universitari, per il personale della carriera dirigenziale penitenziaria, per il personale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Sono compresi nell'ambito del personale per i quali trova applicazione la disciplina che attribuisce all'INPS il compito di espletare le visite mediche di controllo anche i dipendenti delle Autorità indipendenti, comprese la CONSOB e la Banca d’Italia, nonché il personale delle Università non statali legalmente riconosciute, nonché il personale di Esercito, Marina militare, Aeronautica militare, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia dello Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili del fuoco (ad esclusione del personale volontario).

La richiesta all'INPS di visita medica di controllo potrà essere effettuata da parte delle Pubbliche Amministrazioni tramite il portale on line dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale: il datore di lavoro pubblico che richieda una visita medica di controllo dovrà specificare se deve essere effettuata o meno la visita ambulatoriale, nelle modalità già attualmente previste in caso di assenza del lavoratore a visita domiciliare, al fine di consentire la verifica dell'effettiva sussistenza dello stato morboso. Una volta effettuate le visite mediche di controllo, l’Inps metterà a disposizione dei datori di lavoro pubblici gli esiti dei verbali mediante i servizi telematici ed emetterà regolare fattura.

Tuttavia, l'INPS potrà disporre un numero prestabilito di visite d’ufficio: in caso di assenza del lavoratore al domicilio a seguito di visita medica di controllo disposta d’ufficio, l'Istituto procederà con l'invito a visita ambulatoriale in conformità a quanto avviene per i lavoratori del settore privato. Nel corso della visita ambulatoriale dovranno essere valutate soltanto l’effettiva sussistenza dello stato morboso e la relativa prognosi, mentre non rientra tra i compiti dell’Istituto la valutazione delle eventuali giustificazioni prodotte: l'assenza a domicilio, o la mancata presentazione a visita ambulatoriale, saranno comunicate ai datori di lavoro per le valutazioni di loro competenza.

L'INPS continuerà a ricevere unicamente le certificazioni trasmesse in modalità telematica: per le certificazioni eventualmente redatte in modalità cartacea i controlli sulla validità delle stesse restano in capo alle singole amministrazioni pubbliche interessate.

Il dipendente pubblico è tenuto, qualora debba assentarsi dal proprio domicilio (per visita specialistica, ad esempio), ad avvisare unicamente la propria amministrazione, la quale successivamente provvederà ad allertare l’Inps. Per i casi in cui il lavoratore abbia necessità di cambiare domicilio in corso di prognosi, le regole da seguire saranno definite da un decreto ministeriale di prossima emanazione che si occuperà di armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato in materia di fasce orarie di reperibilità e di modalità per lo svolgimento delle visite mediche di controllo.

4 Settembre 2017 · Simone di Saintjust




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