Due pesi e due misure » Per i cattivi pagatori di Banca Etruria vietato l’accesso alla Centrale Rischi Bankitalia

Come purtroppo hanno avuto modo di sperimentare tanti piccoli, comuni, cattivi pagatori, che si sono visti negare l'accesso al credito perché il proprio nominativo era stato oggetto di precedente segnalazione, la Centrale dei Rischi (CR) e' un organismo costituito presso la Banca d’Italia che ha come scopo, fra gli altri, quello di censire le posizioni debitorie pari o superiori a 30 mila euro.

Ora, per tutelare i piccoli risparmiatori, azionisti danneggiati dalle conseguenze del crac che ha recentemente coinvolto Banca Etruria (ed altri istituti di credito minori), il Codacons presentava istanza di accesso agli atti alla Banca d'Italia, onde risalire all'identità dei debitori che, con il proprio inadempimento, avevano contribuito, in maniera determinante, al fallimento della banca creditrice ed avviare, nei confronti di costoro, specifiche richieste giudiziali di risarcimento danni.

La Banca d'Italia rigettava l'istanza, motivando il rifiuto con la circostanza che sebbene i dati dei debitori inadempienti di Banca Etruria potessero essere ricavati dalla propria Centrale Rischi (CR), dopo la loro estrazione sarebbe stata necessaria un'intensa attività di elaborazione ed aggregazione che non può essere imposta ai soggetti tenuti a garantire il diritto di accesso.

Il TAR del Lazio (sentenza 9023/2017) su ricorso del Codacons, ha ritenuto legittimo il diniego opposto da Bankitalia, argomentando che il diritto di accesso si esercita con riferimento ai documenti amministrativi materialmente esistenti al momento della richiesta e detenuti da una pubblica amministrazione e che quest'ultima non è tuttavia tenuta ad elaborare dati in suo possesso al fine di soddisfare le richieste di accesso.

28 Agosto 2017 · Simonetta Folliero