Tassi di interesse per mutui e prestiti » La Bce studia nuove alternative all’euribor

Tassi di interesse per mutui e prestiti » La Bce studia nuove alternative all'Euribor

Tassi di interesse per mutui e prestiti: Secondo la Bce (Banca Centrale Europea) l'Euribor ha perso credibilità. E' arrivato il momento di individuare tassi di riferimento alternativi. All'interno dell'articolo, oltre a fare chiarezza sul ruolo dell'Euribor e sulle sue differenze con il tasso bce, valuteremo il recente studio della Banca Centrale Europea dal titolo dal titolo: I tassi di interesse di riferimento: ruolo, sfide e prospettive.

Tassi di interesse per mutui e prestiti » Tasso Bce e Tasso Euribor

Il tasso Bce è fissato dall'autorità europea e risponde a logiche di politica monetaria: aumenti e tagli mirano, di volta in volta a contrastare l’inflazione o a favorire la crescita economica.

Inoltre, va detto che il tasso Bce promette anche maggiore trasparenza nei mutui che lo utilizzeranno come parametro: è un dato ufficiale, facilmente reperibile in qualsiasi momento e ogni sua modifica viene riportata ampiamente da tutti i mezzi di informazione.

Il tasso EURIBOR, invece, è un parametro costruito dallo stesso sistema bancario per prestarsi denaro e si colloca quindi nel punto di equilibrio tra domanda e offerta.

La durata del finanziamento influisce sul costo del denaro e fa distinguere i diversi tassi Euribor a uno, tre e sei mesi.

Per l’indicizzazione dei mutui il più usato è quello trimestrale.

Altra differenza fra tasso EURIBOR e tasso BCE è la maggiore volatilità dell'Euribor rispetto al tasso Bce che risulta invece molto più stabile.

Tanto che l’Euribor negli ultimi anni ha sofferto di una situazione eccezionale causata dalla crisi finanziaria che ha di fatto bloccato le operazioni interbancarie: nessuna banca era disposta a prestare soldi a un’altra e intanto l’Euribor cresceva a livelli record.

Tassi di interesse per mutui e prestiti » Andare oltre l'euribor

La conclusione alla quale è addivenuta la Banca centrale è che sia giunto il momento di studiare tassi di riferimento alternativi, che si basino maggiormente sulle transazioni.

Infatti, sebbene le riforme già attuate o che saranno implementate rappresentino un progresso significativo in termini di rafforzamento del quadro di governance, ripristino della credibilità e riduzione dei rischi di manipolazione occorrono ulteriori iniziative per studiare tassi di riferimento alternativi maggiormente basati sulle transazioni, in grado di costituire un potenziale sostituto degli attuali tassi di riferimento.

I tassi di interesse di riferimento indicativi dei costi di finanziamento non garantito delle banche continueranno a svolgere un ruolo importante, precisa la Bce.

Tuttavia sarà probabilmente necessario che essi siano integrati da tassi di riferimento alternativi, in modo che gli utilizzatori possano scegliere i tassi di riferimento più confacenti alle loro esigenze.

Le accuse e le evidenze di manipolazione di importanti tassi di interesse di riferimento hanno infatti messo in dubbio, l’adeguatezza del loro attuale quadro di governance e della metodologia su cui si basano.

Di qui la necessità di ripristinarne la credibilità preservando al contempo il ruolo di parametro di riferimento nell’economia.

Tassi di interesse per mutui e prestiti » Quali novità?

La strada da percorrere è quella di una serie di riforme di governance che passino attraverso misure a breve termine da integrare con iniziative di medio termine.

La struttura del nuovo tasso di riferimento deve tener conto dei solidi principi per i tassi di riferimento avanzati dalla Iosco e dall'Esma-Eba.

I tassi di riferimento vanno concepiti in una maniera rappresentativa del mercato che intendono misurare.

Dovrebbero inoltre essere strutturati in modo da ridurre al minimo il margine di manipolazione o da poter individuare con precisione ogni tentativo di manipolazione.

Infine, il successo di un nuovo tasso di riferimento dipende dalla misura in cui è adottato dagli utilizzatori.

Pertanto incoraggia il coinvolgimento degli operatori di mercato nel processo di elaborazione, per assicurare che il tasso risultante soddisfi le esigenze del mercato.

Soffermandosi su Euribor ed Eonia, la ricerca ha poi sottolineato la particolare importanza che rivestono per l’offerta di credito all'economia dell'area dell'euro e per l’attuazione della politica monetaria unica la necessità che ne sia assicurata la continuità in ogni momento, mentre si valutano soluzioni di riforma a più lungo termine finalizzate a basare maggiormente i tassi di riferimento, quali l’Euribor, sulle transazioni”.

14 Ottobre 2013 · Patrizio Oliva