Tarsu – ravvedimento e regolarizzazione

Ravvedimento per tarsu - Omessa denuncia per negligenza e scarsa informazione

Ho da poco preso atto, e sono piuttosto preoccupata, che, in modo negligente né io né la mia ex coinquilina, entrambe locatrici di un contratto di affitto (ottobre 2006-marzo 2011), presentammo denuncia per la Tarsu, dando per scontato che bastasse la residenza e mai preoccupandosi troppo della mancata ricezione del bollettino.

Io desidererei regolarizzare la mia posizione; vi chiedo per favore qualche consiglio su come agire in concreto subito, mi piacerebbe anche sapere, se possibile, grosso modo quanto verrò a pagare, e vi ringrazio tutti in anticipo.

Non ci sono i termini per un ravvedimento riguardo all'omessa denuncia TARSU

Non ci sono, nel suo caso, i termini per un ravvedimento.

Inoltre, a partire dal gennaio 2007, relativamente all'accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, gli enti locali devono notificare al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso di accertamento motivato (a pena di decadenza) entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati.

Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie previste dalla legge.

La sanzione e' tra un minimo del 100 ed un massimo del 200% dell'imposta dovuta. Essa è ridotta ad un quarto del minimo se, entro il termine per ricorrere alle commissioni tributarie (60 giorni) interviene adesione del contribuente all'avviso di accertamento.

Dunque le sanzioni, nel suo caso, sarebbero pari al 25% dell'imposta dovuta se paga entro 60 giorni dall'avviso di accertamento, quando le arriverà.

Vanno po aggiunti gli interessi legali sull'imposta evasa (dal 1/1/2011 il tasso è dell'1,5% calcolato giornalmente).

Regolarizzazione per inadempimenti relativi alla TARSU

a) Lei può recarsi negli uffici comunali e presentare un'auto-denuncia. Sarebbe soggetta al pagamento dell'imposta evasa nei cinque anni precedenti e ad una una sanzione del 25%, oltre agli interessi, per gli anni evasi.

b) Ad analoga sanzione sarebbe soggetta se non facesse nulla. Nel momento in cui, nell'anno X, le fosse notificato un avviso di accertamento e pagasse entro i successivi sessanta giorni, dovrebbe corrispondere imposta evasa, sanzione annua del 25% ed interessi relativi per gli anni di permanenza nell'appartamento in affitto coperti dalla finestra quinquennale che parte a ritroso dall'anno X.

A lei valutare il da farsi, purché le sia chiaro che la finestra quinquennale mobile di decadenza del tributo evaso si sposta con il passare del tempo ... Anche questi sono gli effetti (positivi o negativi, dipende dal punto di vista) della conclamata inefficienza delle amministrazioni comunali.

Ad oggi, adottando il comportamento virtuoso di cui al punto a) riuscirebbe a coprire imposte, sanzioni ed interessi fino al 2006. Se, invece, aspettasse ancora, rischierebbe di perdersi qualche anno di imposta, di sanzioni e di interessi.

Dunque, vada subito a regolarizzare!

29 Ottobre 2012 · Andrea Ricciardi