trust liquidatorio


Imposte sui redditi e sul valore aggiunto – quando gli atti dispositivi sui beni del debitore sono da considerarsi fraudolenti

17 Aprile 2015 - Giorgio Valli


La legge sanziona, come è noto, chiunque, al fine di sottrarsi al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto, ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a dette imposte, aliena simulatamente o compie altri atti fraudolenti sui propri o su altrui beni, idonei a rendere, in tutto o in parte, inefficace la procedura di riscossione coattiva. Per la sanzione, si richiede esclusivamente che gli atti riguardanti i beni del debitore siano idonei ad impedire il soddisfacimento totale o parziale dei credito tributario, non essendo necessaria la sussistenza di una procedura di riscossione in atto. E' sufficiente il dolo, rappresentato dal fine di sottrarsi al pagamento del proprio debito tributario e dall'aver posto in essere e una condotta fraudolenta atta a vanificare l'esito dell'esecuzione tributaria coattiva. E' dunque sanzionabile qualsiasi atto o fatto fraudolento intenzionalmente volto a ridurre la capacità patrimoniale del contribuente stesso e a vanificare in tutto [ ... leggi tutto » ]


Il trust liquidatorio – di cosa si tratta

5 Settembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Il disponente conferisce i propri beni in un trust posto sotto il controllo di un trustee, nell'interesse di un beneficiario o per un fine determinato. I beni confluiti nel trust costituiscono una massa distinta e non sono parte del patrimonio del trustee: essi vengono intestati al trustee che ha tuttavia l'obbligo, di cui deve rendere conto, di amministrare, gestire o disporre i beni in conformità alle disposizioni del trust. Dunque, ciò che caratterizza in generale il trust è lo scopo di costituire una separazione patrimoniale in vista del soddisfacimento di un interesse del beneficiario o del perseguimento di un fine dato. I beni conferiti nel trust vengono separati dal restante patrimonio del disponente ed intestati ad altro soggetto, il trustee, in modo separato anche dal patrimonio di quest'ultimo. Il trust, secondo la convenzione internazionale dell'Aja (cui anche l'Italia aderisce) è regolato dalle norme imposte dalla legge del paese scelto dal [ ... leggi tutto » ]


Il trust a cui sono conferiti i beni dell’azienda è nullo in caso di fallimento

14 Maggio 2014 - Ornella De Bellis


Il trust non costituisce un soggetto giuridico a sé stante, ma un insieme di beni e rapporti con effetto di segregazione patrimoniale. Secondo l'articolo 2 della Convenzione dell'Aja del luglio 1985, relativa alla legge applicabile ai trust ed al loro riconoscimento, resa esecutiva in Italia con la legge 16 ottobre 1989 numero 364, per trust s'intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona, il disponente, con atto tra vivi o mortis causa. I beni conferiti al trust sono posti sotto il controllo di un amministratore (trustee) nell'interesse di un beneficiario o per un fine determinato, e costituiscono una massa distinta. I beni conferiti al trust, infatti, non sono parte del patrimonio dell'amministratore del trust, dal momento che essi vengono intestati a quest'ultimo (o ad un altro soggetto per conto dell'amministratore del trust) con il potere e l'obbligo, di cui deve rendere conto, di gestire o disporre dei beni in conformità [ ... leggi tutto » ]