terzo acquirente della casa coniugale


Occupazione casa coniugale – escluso qualsiasi obbligo di corrispettivo per il terzo acquirente da parte del coniuge assegnatario

Ludmilla Karadzic - 24 Luglio 2015


Finché perdura il titolo in forza del quale il coniuge assegnatario della casa coniugale occupa l'immobile, è escluso qualsiasi obbligo di pagamento al terzo acquirente da parte del beneficiario. Ogni forma di corrispettivo verrebbe a snaturare la funzione stessa dell'istituto, in quanto incompatibile con la sua finalità esclusiva di tutela della prole, fintantoché siffatta finalità non venga ritenuta insussistente con provvedimento giudiziale che revochi o dichiari inefficace detta assegnazione. Le condizioni per il mantenimento del diritto personale di godimento a favore del coniuge assegnatario della casa coniugale decadono quando viene meno la presenza di figli minorenni o di figli maggiorenni [ ... leggi tutto » ]


Rilascio della casa familiare – il terzo acquirente può proporre domanda di accertamento dell’insussistenza delle condizioni per il perdurare dell’assegnazione

Ludmilla Karadzic - 24 Luglio 2015


Com'è noto, in tema di separazione personale, il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero, ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto, anche oltre i nove anni. Tale opponibilità conserva, beninteso, il suo valore finché perduri l'efficacia della pronuncia giudiziale, costituente il titolo in forza del quale il coniuge, che non sia titolare di un diritto reale o personale di godimento dell'immobile, acquisisce il diritto di occuparlo, in quanto affidatario di [ ... leggi tutto » ]


Il provvedimento di assegnazione della casa coniugale è opponibile al terzo acquirente ma non ne impedisce l’espropriazione

Ornella De Bellis - 11 Settembre 2014


L'esistenza di un provvedimento di assegnazione della casa familiare non è elemento che possa incidere sulla pignorabilità del bene. Per giurisprudenza consolidata il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto - anche oltre i nove anni. In tale contesto il diritto vantato dall'assegnataria, opponibile al terzo acquirente, non paralizza tuttavia quello del creditore di procedere sul bene oggetto dell'assegnazione, pignorandolo e facendolo vendere coattivamente. [ ... leggi tutto » ]


Diritto di abitazione della casa coniugale per separazione personale – non opponibile se ottenuto dopo l’iscrizione di ipoteca

Annapaola Ferri - 15 Luglio 2014


Non è fondata l'opponibilità del proprio diritto di abitazione sulla anteriorità della data di assegnazione della casa coniugale rispetto alla data di trascrizione del pignoramento se sul bene oggetto di espropriazione insiste una precedente iscrizione ipotecaria del creditore ipotecario. Il diritto di abitazione conseguito in forza dell'assegnazione della casa coniugale in seguito a separazione personale, se conseguito successivamente all'iscrizione ipotecaria, non è opponibile allo stesso creditore ipotecario e, quindi, all'acquirente dell'immobile in sede esecutiva. Infatti, l'esistenza di un provvedimento di assegnazione non è elemento che possa incidere sulla pignorabilità del bene. È principio consolidato nella giurisprudenza di legittimità che il [ ... leggi tutto » ]


Casa coniugale » dopo la separazione l’assegnazione è opponibile al compratore per nove anni

Carla Benvenuto - 30 Dicembre 2013


Il coniuge separato oppone all'acquirente l'assegnazione della casa coniugale per nove anni dal provvedimento del giudice. Infatti, Ai sensi dell'articolo 6, comma 6, della legge 1 dicembre 1970, numero 898 (nel testo sostituito dall'articolo 11 della legge 6 marzo 1987, numero 74), applicabile anche in tema di separazione personale, il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario, avendo per definizione data certa, è opponibile, ancorché non trascritto, al terzo acquirente in data successiva per nove anni dalla data dell'assegnazione, ovvero - ma solo ove il titolo sia stato in precedenza trascritto – anche oltre i nove anni. [ ... leggi tutto » ]