tasso interesse
Apertura di credito in conto corrente – in caso di sconfinamento il tasso extra fido va applicato alla sola quota eccedente la disponibilità del fido
La clausola che prevede l'applicabilità del tasso extra fido a tutta la somma utilizzata (allora anche a quella intra fido) è nulla, risultando ingiustificatamente penalizzante e modificativo dell'equilibrio complessivo del contratto. Uno sconfinamento di modesta entità e durata non può provocare l'applicazione all'intera linea debitoria di un tasso differente rispetto a quello intra-fido. Così si è espresso l'Arbitro Bnacario Finanziario nella decisione 7709/14. [ ... leggi tutto » ]
L’oscuro mondo dei contratti di prestito » facciamo luce su diritti e doveri del consumatore/debitore
L'oscuro mondo dei contratti di prestito » Facciamo luce su diritti e doveri del consumatore/debitore Il nostro ordinamento giuridico regolamenta gli strumenti attraverso i quali i cittadini possono ottenere prestiti o dilazioni di pagamento: le carte di pagamento, i contratti di credito al consumo e la cessione del quinto dello stipendio o pensione, più altre forme di prestito, non meno importanti. Vediamo dunque, soffermandoci uno per uno, tutte le tipologie di contratto di prestito nel seguito dell'articolo. Il credito al consumo in generale Il credito al consumo è la concessione, nell'esercizio di un'attività commerciale o professionale, di credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria a favore di una persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Il credito al consumo, quindi, è rivolto esclusivamente al singolo individuo ed alle famiglie, che necessitano del credito per far fronte [ ... leggi tutto » ]
Interessi legali e interessi di mora
Tipologie dei tassi di interesse - Interessi legali, interessi convenzionali e interessi di mora Gli interessi su prestiti e mutui costituiscono un'ulteriore obbligazione che integra quella che viene definita principale: per fare un esempio abbastanza comune, quando una società o un istituto di credito erogano un finanziamento, la somma che deve essere restituita al termine del periodo concordato è l'obbligazione pecuniaria principale mentre le somme che contrattualmente devono essere corrisposte come ‘costò del prestito effettuato, e cioè gli interessi, costituiscono l'obbligazione pecuniaria accessoria. Gli interessi si dividono essenzialmente in tre tipologie: Interessi legali, interessi convenzionali e interessi di mora o moratori. Interessi Legali Il tasso di interesse legale è fissato dal legislatore, ovvero il Ministro del Tesoro, con decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (si veda l'apposita tabella); per il calcolo è disponibile questo apposito servizio. Interessi Convenzionali Il tasso di interesse convenzionale viene fissato contrattualmente dalle parti. La determinazione del [ ... leggi tutto » ]
Taeg
Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) si pone l'obiettivo di rappresentare nel modo più completo ed esatto possibile il costo di un finanziamento. Si tratta di un tasso puramente virtuale. Non viene infatti utilizzato per calcolare le rate. Piuttosto è un indicatore, una cifra in grado di dichiarare il costo globale del prestito. Il grande vantaggio del TAEG è il suo utilizzo ai fini comparativi. Confrontando il TAEG di due mutui si acquisisce immediatamente l'idea di quale costi di più e di quanto. Vediamo allora come differisce dal Tasso Annuo Nominale, con cui abbiamo tutti più confidenza. Nelle considerazioni sui tassi è consuetudine misurare la spesa annua in interessi. Un costo di 50 Euro su un finanziamento di 1.000 Euro rimborsato dopo un anno vuol dire pagare il 5%. Ciò corrisponde al Tasso Annuo Nominale (TAN) del prestito. [ ... leggi tutto » ]
Tasso nominale ed effettivo
In matematica finanziaria il tasso può essere espresso come “nominale” o “effettivo”. Quest’ultimo valore tiene conto dell'eventuale anticipazione delle quote interessi nel corso dell'anno, aspetto non contemplato dal tasso nominale. Trattando con tassi “annui” sarebbe infatti appropriato che il rimborso degli interessi maturati avvenisse in unica soluzione alla fine dell'anno. ESEMPIO: consideriamo un prestito di 1.000 Euro al 12% con rimborso semestrale e ammortamento italiano (quota capitale costante): A rigore, utilizzando un tasso annuo il primo pagamento (in corso d'anno) dovrebbe essere costituito da solo capitale, ovvero 500 Euro. Alla fine dell'anno invece si dovrebbero calcolare tutti gli interessi maturati nei dodici mesi e versarli insieme alla seconda rata di capitale. In tal caso tasso nominale e tasso effettivo coinciderebbero. La prassi degli ammortamenti è però quella di richiedere alla scadenza di ogni rata tutti gli interessi maturati nel frattempo. Ad nel caso sopra indicato verranno perciò richiesti 560 Euro [ ... leggi tutto » ]