pignoramento - beni in regime di comunione


Comunione legale fra coniugi e comunione ordinaria – differenze

17 Maggio 2017 - Annapaola Ferri


La comunione legale fra coniugi e la comunione ordinaria sono strutture normative molto differenti. Innanzitutto, la comunione ordinaria è una comunione per quote effettive, mentre la comunione legale è una comunione senza quote (o per quote solo virtuali del 50% ciascuna). Nella comunione ordinaria le quote sono oggetto di un diritto individuale dei singoli partecipanti e delimitano il potere di disposizione di ciascuno sul bene comune: ciascun partecipante può disporre del suo diritto e cedere ad altri il godimento della cosa comune, naturalmente nei limiti della propria quota. I coniugi sono solidalmente titolari di un diritto avente per oggetto i beni della comunione legale, alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei. Ne consegue che, nei rapporti con i terzi, ciascun coniuge, mentre non ha diritto di disporre della propria quota, può tuttavia disporre dell'intero bene comune. Si tratta, tuttavia, di una facoltà subordinata al consenso dell'altro coniuge, consenso [ ... leggi tutto » ]


Azione esecutiva sui beni ricadenti nella comunione legale fra coniugi per debiti personali di uno di essi – opposizioni esperibili all’esecuzione

16 Aprile 2016 - Roberto Petrella


Secondo giurisprudenza consolidata è legittima l'aggressione esecutiva di ognuno dei beni in comunione legale fra coniugi, per debiti personali contratti da uno di essi, esclusivamente nella sua interezza e non per una inesistente quota della metà, salvo il diritto del coniuge non debitore a percepire, in sede di distribuzione, la metà del ricavato (al lordo delle spese di procedura) della vendita del bene. La configurazione della comunione legale come “senza quote”, rende, infatti, impossibile ricostruire il coniuge non debitore come proprietario esclusivo di una parte, anche solo ideale, del bene da aggredire esecutivamente. Ne discende che il coniuge non debitore, azionando opposizione del terzo, non potrà con essa pretendere di escludere dall'espropriazione una quota del bene in natura, che non gli spetta e di cui fino allo scioglimento della comunione, non è titolare. Ma, ad esempio, potrà fare valere la proprietà esclusiva del bene pignorato, per sua estraneità alla comunione; [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento immobiliare per abitazione in comunione dei beni » prassi tutele e consigli per il debitore

6 Aprile 2016 - Andrea Ricciardi


Pignoramento immobiliare per abitazione in comunione dei beni » Prassi tutele e consigli per il debitore In tema di espropriazione e pignoramento immobiliare, quando un'abitazione in comproprietà tra marito e moglie viene ipotecata e messa all'asta la casa, come funziona la ripartizione della somma eccedente? Quali sono le tutele da seguire in questi casi e, ancora, i suggerimenti da attuare in tale fattispecie? Scopriamolo nel prosieguo dell'articolo. Come noto, anche la casa in comunione dei beni tra due coniugi può essere espropriata dai creditori. Infatti, l'immobile è suscettibile di pignoramento anche se uno dei due titolari non ha alcuna morosità in atto. Pertanto, in tale ipotesi, è possibile sia l'iscrizione dell'ipoteca, sia la procedura esecutiva immobiliare della casa il cui 50% della proprietà spetta al marito e l'altro 50% alla moglie. Ciò, però, è vero ad una sola condizione: la metà del ricavato dalla vendita all'asta andrà restituita al coniuge [ ... leggi tutto » ]


Evasione fiscale e sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente – come funziona per conto corrente ed immobili in comproprietà o in comunione

20 Febbraio 2016 - Annapaola Ferri


Qualora il prezzo o il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca delle somme di cui il soggetto abbia comunque la disponibilità deve essere qualificata come confisca diretta. In tal caso, tenuto conto della particolare natura del bene, non occorre la prova del nesso di derivazione diretta tra la somma materialmente oggetto della confisca e il reato. Infatti, ove il profitto o il prezzo del reato sia rappresentato da una somma di denaro, questa, non soltanto si confonde automaticamente con le altre disponibilità economiche dell'autore del fatto, ma perde qualsiasi connotato di autonomia quanto alla relativa identificabilità fisica. Peraltro non avrebbe alcuna ragion d'essere, né sul piano economico, né su quello giuridico, la necessità di accertare se la massa monetaria percepita quale profitto o prezzo dell'illecito sia stata spesa, occultata o investita: ciò che rileva é che le disponibilità monetarie del percettore si siano accresciute di quella [ ... leggi tutto » ]


Debito personale di uno dei coniugi – pignoramento ed espropriazione di beni ricadenti nella comunione

14 Ottobre 2015 - Ornella De Bellis


Esaminiamo la questione del creditore che voglia soddisfare un credito personale, cioè estraneo ai bisogni della famiglia, su beni appartenenti al coniuge debitore, ma ricadenti nella comunione legale con l'altro coniuge non debitore. La comunione legale tra i coniugi costituisce, nella interpretazione giurisprudenziale assolutamente prevalente una comunione senza quote, nella quale i coniugi sono solidalmente titolari di un diritto avente ad oggetto tutti i beni di essa e rispetto alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei trattandosi di comunione finalizzata, a differenza della comunione ordinaria, non già alla tutela della proprietà individuale, ma piuttosto a quella della famiglia. La comunione legale tra i coniugi è indisponibile da parte dei singoli coniugi, i quali, tra l'altro, non possono scegliere quali beni farvi rientrare e quali no, ma solo mutare integralmente il regime patrimoniale, con atti opponibili ai terzi soltanto con l'annotazione formale a margine dell'atto di matrimonio. Nella comunione [ ... leggi tutto » ]