pignoramento stipendi e pensioni - impignorabilità del minimo vitale per la pensione


La consulta ribadisce la legittimità del minimo vitale impignorabile previsto solo per la pensione e non per lo stipendio

6 Aprile 2016 - Giorgio Martini


Il Tribunale ordinario di Viterbo, in funzione di giudice dell'esecuzione aveva sollevato questione di legittimità costituzionale dell'articolo 545 del codice di procedura civile nella parte in cui non prevede l'impignorabilità assoluta di quella parte della retribuzione necessaria a garantire al lavoratore i mezzi indispensabili alle sue esigenze di vita, e, in via subordinata, nella parte in cui non prevede le medesime limitazioni in materia di pignoramento di crediti tributari. Com'è noto, l'articolo 545 del codice di procedura civile dispone che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà [cosiddetta impignorabilità del minimo vitale - ndr]. In pratica la pensione può essere pignorata solo per la parte che eccede il minimo vitale, quantificato come equivalente alla misura massima mensile dell'assegno [ ... leggi tutto » ]


Lo stipendio anche se esiguo è sempre pignorabile nella misura del quinto dell’intera retribuzione netta

6 Dicembre 2015 - Ludmilla Karadzic


La facoltà di escutere il debitore non può essere sacrificata totalmente, anche se la privazione di una parte del salario o dello stipendio è un sacrificio che può essere molto gravoso per il lavoratore scarsamente retribuito. Con l'articolo 545 del codice di procedura civile il legislatore si è dato carico di contemperare i contrapposti interessi contenendo nel limite del possibile la somma pignorabile e graduando il sacrificio in misura proporzionale all'entità della retribuzione: chi ha una retribuzione più bassa, infatti, è colpito in misura proporzionalmente minore. Perciò non si può ritenere arbitraria la norma che prevede l'impignorabilità assoluta del minimo vitale solo per le pensioni, escludendo gli stipendi e i salari più esigui da tale beneficio. Non può essere mosso al legislatore il rilievo di non aver tenuto conto dell'ipotesi in cui, per effetto del pignoramento e nonostante i limiti di impignorabilità che sono fissati, la retribuzione stipendiale o salariale [ ... leggi tutto » ]


L’impignorabilità del minimo vitale si applica solo alla pensione e non allo stipendio

5 Dicembre 2015 - Patrizio Oliva


L'articolo 545 del codice di procedura civile prevede che le somme da chiunque dovute a titolo di pensione (ma anche di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza) non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale (minimo vitale) aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dalla legge. In pratica il minimo vitale impignorabile per le pensioni viene quantificato come corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale (minimo vitale) aumentato della metà. Il Tribunale di Viterbo aveva sollevato questione di legittimità costituzionale sull'articolo 545 del codice di procedura civile, nella parte in cui non prevede l'impignorabilità del minimo vitale anche al lavoratore stipendiato (o salariato). Secondo i giudici del Tribunale viterbese, in pratica, si sarebbe dovuto estendere al pignoramento degli stipendi l'impignorabilità del minimo vitale allo scopo di garantire anche al lavoratore i mezzi [ ... leggi tutto » ]


Il pignoramento della pensione e il nuovo minimo vitale

22 Luglio 2015 - Ludmilla Karadzic


Pignoramento della pensione dopo la modifica dell'articolo 545 del codice di procedura civile Le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza, non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente alla misura massima mensile dell'assegno sociale, aumentato della metà. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, quarto e quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge. (articolo 545 del codice di procedura civile come modificato dal decreto legge 83/2015). Passando al pratico, e fissando, per comodità di calcolo, in 500 euro mensili il trattamento minimo di pensione indicato dall'INPS, la quota impignorabile di una pensione sale a 750 euro. Pignoramento della pensione - Classificazione dei debiti in ordinari, esattoriali ed alimentari Per comprendere appieno i meccanismi di calcolo della quota effettivamente pignorabile della pensione bisogna partire innanzitutto dalla classificazione dei debiti assunti [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento di pensioni stipendi e conti correnti » al via le nuove disposizioni: ecco cosa cambia per debitori e creditori

1 Luglio 2015 - Andrea Ricciardi


Pignoramento di pensioni stipendi e conti correnti » Al via le nuove disposizioni: ecco cosa cambia per debitori e creditori Dopo alcuni aggiornamenti normativi sono cambiate le disposizioni in materia di pignoramento di stipendi, pensioni e conti correnti dei debitori: vediamo come. Il 27 Giugno 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 83/2015 riguardante le misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e il funzionamento dell'amministrazione giudiziaria. Il provvedimento, il quale è parte integrante della riforma della giustizia e del processo civile, introduce consistenti novità e prevede nuovi limiti sul pignoramento della pensione, pignoramento dello stipendio e prelievi forzosi sui conti correnti, misure previste nei casi in cui un creditore abbia a che fare con un creditore insolvente. Vediamo, dunque, in sostanza, cosa cambia. Introduzione alle nuove norme riguardanti il pignoramento di conti correnti stipendi e pensioni Come accennato, il decreto legislativo [ ... leggi tutto » ]