ingiunzione fiscale


Riscossione coattiva esattoriale – cartella di pagamento ed ingiunzione fiscale sono equipollenti

1 Settembre 2019 - Ludmilla Karadzic


A parere dell'Agenzia delle Entrate (Risoluzione 149/2017) e come confermato dall'articolo 36, comma 2 della legge 31/2008, il sistema della riscossione coattiva delle entrate – tributarie e non – degli Enti locali è stato oggetto, negli ultimi anni, di vari interventi normativi. In base all'attuale assetto, in sostanza, i Comuni possono avvalersi, alternativamente, delle seguenti modalità: affidamento all'Agenzia delle Entrate Riscossione; riscossione in forma diretta o con affidamento ai concessionari locali. Nel primo caso, la riscossione coattiva è effettuata, secondo le disposizioni di cui al Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/1973; nel secondo caso, la riscossione è effettuata, invece, tramite l'ingiunzione fiscale prevista dal regio decreto 639/1910. Per i debiti tributari, in particolare, quindi ICI, IMU e altre imposte e tasse, la competenza è del giudice tributario e il riferimento è il Decreto legislativo 546/92 anche riguardo ai termini di opposizione (60 giorni). Per le ingiunzioni che riguardano altri [ ... leggi tutto » ]


Definizione agevolata anche per le ingiunzioni fiscali notificate dal 2000 al 2017

22 Maggio 2019 - Paolo Rastelli


Come è noto, i Comuni, e le Regioni, possono scegliere se affidare la riscossione coattiva delle proprie entrate (sanzioni amministrative, in specie per violazione al Codice della strada, tributi locali, tassa automobilistica) ad Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) oppure provvedere autonomamente tramite propri uffici o società delegate, attraverso lo strumento dell'ingiunzione fiscale (diverso dalla cartella esattoriale) regolato dal Regio Decreto 639/1910. Secondo l'articolo 2 del Regio Decreto appena citato, la riscossione coattiva comincia con la ingiunzione, la quale consiste nell'ordine, emesso dal competente ufficio dell'ente creditore, di pagare entro trenta giorni, sotto pena degli atti esecutivi, la soma dovuta. Il successivo articolo 3 dispone poi che avverso l'ingiunzione fiscale si può proporre opposizione davanti all'autorità giudiziaria ordinaria. La giurisprudenza della Corte di cassazione ha successivamente stabilito per i debiti di natura tributaria la competenza del giudice tributario ed ha allungato a 60 giorni il termine per opporsi o pagare - [ ... leggi tutto » ]


E’ competente la ctp a decidere su una opposizione ad ingiunzione fiscale emessa per la riscossione di tributi locali

7 Gennaio 2016 - Ornella De Bellis


L'imposta comunale sugli immobili (ICI) deve qualificarsi come tributo locale e non come entrata patrimoniale pubblica extratributaria. Pertanto, la controversia promossa dal contribuente avverso l'ingiunzione fiscale (emessa dal comune in pendenza del giudizio tributario promosso contro l'avviso di accertamento, e sostanzialmente equivalente all'iscrizione dell'imposta nel ruolo notificata al contribuente, è assimilabile alla controversia avente ad oggetto l'impugnazione del ruolo, con la conseguenza che la controversia medesima è attribuita alla giurisdizione del Giudice tributario. Così hanno statuito i giudici della Corte Suprema, a sezioni unite, nella sentenza 29/16. [ ... leggi tutto » ]


Ingiunzione fiscale – impariamo a conoscerla

25 Luglio 2014 - Ludmilla Karadzic


Molti comuni, in passato, hanno già utilizzato l'ingiunzione fiscale per la riscossione delle proprie entrate. A far data dal 31 dicembre 2013 i comuni sono liberi di decidere di non affidarsi ad Equitalia per la riscossione dei propri tributi e delle sanzioni amministrative (multe), ed operare direttamente o tramite società delegate emettendo un'ingiunzione di pagamento (l'ingiunzione fiscale, appunto) a cui potranno seguire direttamente le azioni esecutive. Per i tributi locali (ICI, IMU, TARSU, TIA, TASI, TARES, ecc.), e per le sanzioni amministrative per violazioni del CdS, quindi, la riscossione coattiva potrebbe non essere più effettuata da Equitalia con la cartella esattoriale. Si tratta di una procedura di esazione regolata dal regio decreto 639/1910 ed è, nello specifico quella utilizzabile dagli enti locali per esercitare in autonomia (senza il necessario coinvolgimento di Equitalia) la riscossione coattiva delle proprie entrate (derivanti sia da tributi locali che da sanzioni amministrative). L'ingiunzione fiscale è [ ... leggi tutto » ]


Intimazione di pagamento per tributi – è competente la commissione tributaria

23 Gennaio 2012 - Giorgio Valli


Se l'intimazione di pagamento ha per oggetto i tributi,  il ricorso deve essere proposto dinanzi alla Commissione tributaria La Cassazione a Sezioni Unite ha ribadito il principio per il quale  le intimazioni di pagamento aventi ad oggetto tributi devono essere impugnate dinanzi alla Commissione tributaria (Cassazione, Sezioni Unite, sentenza numero 1865/2011) Questo indipendentemente dal tipo di vizio eccepito dal ricorrente. Il dubbio si poneva in quanto l'articolo 2 del Decreto legislativo 31 dicembre 1992, numero 546, come modificato dall'articolo 12 della Legge 26 dicembre 2001, numero 448, sottrae alla giurisdizione del giudice tributario le controversie attinenti alla fase dell'esecuzione forzata. Il ricorrente aveva erroneamente dedotto che l'intimazione di pagamento fosse riconducibile a questa fase e, conseguentemente, sottratta alla giurisdizione della Commissione tributaria. Invero l'intimazione di pagamento, come anche la cartella esattoriale e l'avviso di mora, non è un atto esecutivo, bensì un atto prodromico, antecedente alla fase esecutiva. E l'impugnazione [ ... leggi tutto » ]