famiglia - obblighi e tutele verso i figli maggiorenni


Spese mediche, scolastiche ed extrascolastiche per i figli non economicamente indipendenti di genitori separati e divorziati » quando è necessario il preventivo accordo

27 Novembre 2017 - Marzia Ciunfrini


Le scelte di istruzione, educazione e salute relative al minore devono essere sempre concordate dai genitori salvo che ci sia un affido super esclusivo; in caso di figlio divenuto maggiorenne tali scelte devono essere necessariamente concordate anche dal figlio con ambedue i genitori. L'assegno di mantenimento periodico è destinato a coprire tutti i costi connessi alle esigenze ordinarie di vita del minore, devono ritenersi nello stesso incluse, a titolo esemplificativo le seguenti spese: il vitto, la mensa scolastica, il concorso alle spese di casa (canone di locazione, utenze, consumi), l'abbigliamento ordinario inclusi i cambi di stagione, le spese di cancelleria [ ... leggi tutto » ]


Una volta raggiunta l’indipendenza economica, il figlio maggiorenne, che perde il posto di lavoro, non ha più diritto all’assegno di mantenimento

22 Aprile 2017 - Marzia Ciunfrini


Una volta raggiunta la capacità lavorativa, e quindi l'indipendenza economica, la successiva perdita dell'occupazione non comporta la reviviscenza dell'obbligo del genitore al mantenimento dei figli maggiorenni. Si tratta del principio di diritto enunciato, nella sentenza 6509/2017, dai giudici della Suprema Corte di cassazione, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità di una decisione precedentemente assunta e riguardante il caso di un soggetto che aveva abbandonato il posto di lavoro a tempo indeterminato per sceglierne un altro con contratto a tempo determinato; contratto che non era stato successivamente rinnovato, determinando, così, la richiesta di percepire nuovamente l'assegno di mantenimento posto a carico del [ ... leggi tutto » ]


Assegno di mantenimento figlio maggiorenne – nessuna restituzione in caso di una eventuale riduzione retroattiva dell’importo concessa dal giudice

14 Luglio 2016 - Piero Ciottoli


Il carattere sostanzialmente alimentare dell'assegno di mantenimento a favore del figlio maggiorenne, in regime di separazione, comporta che la normale retroattività della statuizione giudiziale di riduzione al momento della domanda vada contemperata con i principi d'irripetibilità, impignorabilità e non compensabilità di dette prestazioni. Ne consegue che la parte che abbia già ricevuto, per ogni singolo periodo, le prestazioni previste dalla sentenza di separazione non può essere costretta a restituirle, nè può vedersi opporre in compensazione, per qualsivoglia ragione di credito, quanto ricevuto a tale titolo, mentre ove il soggetto obbligato non abbia ancora corrisposto le somme dovute, per tutti i [ ... leggi tutto » ]


Revoca assegnazione casa familiare e assegno di mantenimento per figli maggiorenni e privi di reddito

31 Agosto 2015 - Carla Benvenuto


La normativa vigente prevede la revoca dell'assegnazione, quando il coniuge cessi di abitare stabilmente nella casa familiare, conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio. La Corte Costituzionale ha interpretato la norma, nel senso che comunque debba essere salvaguardato l'interesse dei figli minori o maggiorenni, ma non economicamente autosufficienti. Nel caso di trasferimento del coniuge assegnatario viene necessariamente meno dell'assegnazione della casa familiare. I figli, anche se maggiorenni, ma privi di reddito, sono legittimati a richiedere ai genitori il mantenimento, che dovrebbe permettere loro di procurarsi un nuovo alloggio, posto che, tra l'altro, il genitore obbligato, tornando nella disponibilità dell'immobile, vedrà [ ... leggi tutto » ]


Separazione » figlio deve abitare stabilmente l’ex casa coniugale per non far decadere l’assegnazione

8 Luglio 2014 - Andrea Ricciardi


In tema di separazione personale ed assegnazione della casa coniugale, è necessaria la convivenza del figlio maggiorenne con il genitore collocatario. Qualora il ragazzo abbandoni l'abitazione, è legittima la revoca. L'assegnazione della casa coniugale è una delle questioni più conflittuali tra coniugi freschi di separazione. La questione si complica quando l'abitazione è di proprietà di chi non può più abitarla. In questo caso, infatti, il provvedimento del giudice che assegna il godimento del bene all'altro coniuge finisce con l'ostacolare non poco la possibilità che l'immobile divenga per quest’ultimo una risorsa economica. Di solito, la decisione del giudice sull'assegnazione della casa [ ... leggi tutto » ]