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Credito al consumo – cosa è

24 Luglio 2013 - Giovanni Napoletano


Per credito al consumo si intende il credito per l'acquisto di beni e servizi (credito finalizzato) ovvero per soddisfare esigenze di natura personale (ad esempio: prestito personale, cessione del quinto dello stipendio) concesso ad una persona fisica (consumatore). Il credito al consumo può assumere la forma di dilazione del pagamento del prezzo dei beni e servizi acquistati ovvero di prestito o altra analoga facilitazione finanziaria. Non costituisce credito al consumo il prestito concesso per esigenze di carattere professionale del consumatore (ad esempio: acquisto di un'autovettura da utilizzare per il trasporto dei dipendenti della propria impresa). Il consumatore si obbliga: nel caso di dilazione di pagamento, a corrispondere il prezzo al venditore di beni o servizi alle date convenute; nel caso di concessione di un prestito, a restituire l'importo concesso (capitale erogato) e a pagare gli interessi calcolati sulla base di un parametro finanziario (tasso di interesse). L'adempimento dell'obbligo di restituire [ ... leggi tutto » ]


Tasso nominale ed effettivo

29 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


In matematica finanziaria il tasso può essere espresso come “nominale” o “effettivo”. Quest’ultimo valore tiene conto dell'eventuale anticipazione delle quote interessi nel corso dell'anno, aspetto non contemplato dal tasso nominale. Trattando con tassi “annui” sarebbe infatti appropriato che il rimborso degli interessi maturati avvenisse in unica soluzione alla fine dell'anno. ESEMPIO: consideriamo un prestito di 1.000 Euro al 12% con rimborso semestrale e ammortamento italiano (quota capitale costante): A rigore, utilizzando un tasso annuo il primo pagamento (in corso d'anno) dovrebbe essere costituito da solo capitale, ovvero 500 Euro. Alla fine dell'anno invece si dovrebbero calcolare tutti gli interessi maturati nei dodici mesi e versarli insieme alla seconda rata di capitale. In tal caso tasso nominale e tasso effettivo coinciderebbero. La prassi degli ammortamenti è però quella di richiedere alla scadenza di ogni rata tutti gli interessi maturati nel frattempo. Ad nel caso sopra indicato verranno perciò richiesti 560 Euro [ ... leggi tutto » ]


Tan – tasso annuo nominale

29 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Nei messaggi promozionali che propongono pagamenti rateali siamo abituati alla specificazione del TAN (Tasso Annuo Nominale). Anche nei contratti di mutuo il Tasso Annuo Nominale gioca il ruolo principale. Ciò perché il TAN è il tasso più semplice a cui si possa fare riferimento. Rappresenta l'interesse annuo applicato ad un prestito, da riconoscere al finanziatore al termine dell'anno.Va detto però che nei comuni piani di ammortamento di prestiti e mutui l'interesse non viene pagato tutto in una volta a fine anno, ma caricato su ogni rata in scadenza. Questo avvantaggia un pochino il finanziatore che entra in possesso in anticipo degli interessi. Il Tasso Annuo Nominale rimane insensibile a questo fenomeno differendo in tal senso dal Tasso Effettivo (elemento costitutivo del TAEG). ESEMPIO: un prestito al tasso annuo nominale del 20% presenterebbe un tasso effettivo del 20% solo se il pagamento degli interessi avvenisse in unica soluzione a fine anno. [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – il contratto

26 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


La durata di un contratto stipulato per credito al consumo è rimessa alla libera determinazione delle parti La rata (in genere mensile) prevista nel contratto di credito al consumo costituisce l'importo che il consumatore versa alla banca o all'intermediario finanziario per la restituzione del prestito. Essa è composta di una quota capitale, a titolo di restituzione del prestito, e di una quota interessi, in ragione dell'applicazione del tasso di interesse praticato. Il rimborso avviene secondo cadenze temporali determinate dalle parti; di regola le rate sono mensili. Il pagamento della rata rappresenta un evento importante nell'andamento dei rapporti tra banca e consumatore. Il mancato rispetto delle scadenze previste per le rate determina a carico del consumatore maggiori oneri per l'applicazione di interessi di mora, la cui misura deve essere indicata nella documentazione precontrattuale e nel contratto. Inoltre, in base alle regole generali in materia di contratti, la banca e gli intermediari [ ... leggi tutto » ]


Tan e taeg

22 Giugno 2013 - Chiara Nicolai


Tan e Taeg, due termini “oscuri”, ma che sono entrati nella vita di tutti attraverso la pubblicità, i cartelloni e gli annunci di prodotti acquistabili a rate. Non tutti però ne conoscono il significato esatto e, soprattutto, qual è la loro importanza. Il Tan è il tasso di interesse semplice applicato all'operazione, ed esprime solo una parte dei costi effettivi del prestito; il Taeg (tasso annuale effettivo globale) esprime, attraverso una percentuale annua, il costo totale del credito per il consumatore ed include nel calcolo (Articolo 2 comma 3 del Decreto del Ministro del tesoro 8 luglio 1992): a) il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi; b) le spese di istruttoria e apertura della pratica di credito; c) le spese di riscossione dei rimborsi e di incasso delle rate, se stabilite dal creditore; d) le spese per le assicurazioni o garanzie, imposte dal creditore, intese ad assicurargli il [ ... leggi tutto » ]