conto corrente cointestato


Conto corrente cointestato fra il defunto ed uno dei coeredi – come prelevare l’intero saldo

16 Marzo 2020 - Simonetta Folliero


Com'è noto, i crediti del de cuius non si dividono automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote, ma entrano a far parte della comunione ereditaria. Ciascuno dei partecipanti alla comunione ereditaria può agire singolarmente per far valere l'intero credito ereditario comune o anche la sola parte di credito proporzionale alla quota ereditaria, senza necessità di integrare il contraddittorio nei confronti di tutti gli altri coeredi. La partecipazione al giudizio di tutti i coeredi può essere richiesta dal convenuto debitore in relazione ad un concreto interesse all'accertamento nei confronti di tutti della sussistenza o meno del credito (questi sono i principi di diritto formulati dalla Corte di cassazione nella sentenza 24657/2007. Pertanto, ciascun coerede ha il potere di agire nei confronti del debitore del de cuius (nella fattispecie la banca o Poste italiane) per la riscossione dell'intero credito, ovvero della quota proporzionale a quella ereditaria vantata. L'avvenuta riscossione da [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente cointestato – giurisprudenza e codice civile

6 Ottobre 2019 - Annapaola Ferri


Conto corrente cointestato - Cointestatari vs eredi Dalla cointestazione e dalla possibilità di operare sul conto senza limitazioni, deriva per tutti i cointestatari la piena disponibilità del saldo attivo (e del conto titoli associato). Infatti l'articolo 1854 del codice civile dispone che nel caso in cui il conto corrente sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto. Tuttavia, come stabilito dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 77/2018, qualora il saldo attivo risulti discendere dal versamento di somme di pertinenza di uno solo dei correntisti, si deve escludere che l'altro possa, nel rapporto interno, avanzare diritti sul saldo medesimo. Peraltro, pur ove si dica insuperata la presunzione di parità delle parti, ciascun cointestatario, anche se avente facoltà di compiere operazioni disgiuntamente, nei rapporti interni non può disporre in proprio [ ... leggi tutto » ]


La cointestazione del conto corrente non determina anche la comproprietà dei titoli azionari e obbligazionari detenuti in deposito collegato al conto corrente cointestato

13 Settembre 2019 - Simonetta Folliero


La cointestazione di un conto corrente, salvo prova di diversa volontà delle parti, è un atto unilaterale idoneo a trasferire la legittimazione ad operare sul conto corrente, ma non comporta anche la cointestazione del deposito titoli che la banca detiene per conto del cliente, in quanto il trasferimento del deposito titoli che la banca detiene per conto del cliente è una forma di cessione del credito (che il correntista ha verso la banca) e, quindi, presuppone un contratto tra cedente e cessionario. Così hanno deciso i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 21963/2019 [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento del conto corrente cointestato a firma disgiunta

21 Agosto 2019 - Annapaola Ferri


Ai sensi dell'articolo 1854 del codice civile, nel caso di conto corrente intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto, cosicché gli stessi possono, legittimamente, disporre, nei confronti della banca o del diverso ente creditizio presso cui sia istituito il conto, di tutte le somme esistenti a saldo su tale conto (essendo, simmetricamente, obbligati per l'intero in relazione alle somme a debito). Solamente al loro interno i rapporti tra i correntisti sono regolati dall'articolo 1298 del codice civile, comma 2, secondo cui il debito e il credito solidale si dividono in quote uguali, salvo che non risulti diversamente, cosicché è consentito superare la presunzione di contitolarità derivante dalla cointestazione, attraverso presunzioni semplici - purché gravi, precise e concordanti - da parte dell'intestatario che deduca una situazione giuridica diversa da quella risultante [ ... leggi tutto » ]


Donazione indiretta e diretta – le differenze sono spesso sottili, ma le conseguenze per il debitore possono essere catastrofiche

1 Aprile 2018 - Lilla De Angelis


La donazione indiretta La donazione indiretta si realizza attraverso un atto triangolare di intermediazione giuridica con il coinvolgimento di più soggetti: il beneficiante, il beneficiario ed un terzo. Esempio di donazione indiretta è la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora detta somma, all'atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari: in tal caso, con il mezzo del contratto di deposito bancario, si realizza l'arricchimento senza corrispettivo dell'altro cointestatario. Anche la cointestazione di buoni postali fruttiferi, ad esempio operata da un genitore per ripartire fra i figli anticipatamente le proprie sostanze, può configurare una donazione indiretta, in quanto la parte che deposita il proprio denaro consegue l'effetto ulteriore di attuare un'attribuzione patrimoniale in favore di colui che ne diventa beneficiario per la corrispondente quota, essendo questi, quale contitolare del titolo nominativo a firma disgiunta, legittimato a [ ... leggi tutto » ]