CID - Constatazione amichevole di incidente


Sinistro stradale – la fattura non è sufficiente a provare il danno

22 Luglio 2015 - Giuseppe Pennuto


In tema di risarcimento del danno conseguente a sinistro stradale, la fattura per le riparazioni effettuate non costituisce, di per sé, prova del danno, tanto più se non è accompagnata da una quietanza e, soprattutto, se proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla in qualità di cessionaria del credito. L'ammissione di responsabilità contenuta nella contestazione amichevole di sinistro, peraltro, non può costituire prova delle avvenute riparazioni. Così i giudici della Corte di cassazione hanno motivato l'ordinanza 15176/15. [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale » in tema di risarcimento danni il cid non è il vangelo

25 Novembre 2014 - Andrea Ricciardi


Sinistro stradale: nell'ambito della quantificazione del risarcimento danni, le dichiarazioni rese dai conducenti nella constatazione amichevole d'incidente (CID), non vanno prese come verità assolute. In tema di risarcimento del danno derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, con riferimento alla disciplina del modello di constatazione amichevole dell'incidente, le affermazioni confessorie sottoscritte dal conducente nel modello vanno liberamente apprezzate nei confronti dell'assicuratore e del proprietario del veicolo. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 24847/14. Da ciò che emerge dalla pronuncia appena riportata, nella fattispecie di un sinistro stradale, in tema di constatazione amichevole, le affermazioni confessorie sottoscritte dai conducenti coinvolti nel modello CID vanno liberamente apprezzate nei confronti dell'assicuratore e del proprietario del veicolo. Dunque, a parere dei giudici del Palazzaccio, non sempre le informazioni, contenute nel modello CID, vanno trattate come prove inconfutabili. E' a discrezione del giudice di merito, infatti, verificarne l'attendibilità per poter [ ... leggi tutto » ]


Compilazione cid » errata trascrizione luogo del sinistro

28 Maggio 2014 - Gennaro Andele


Dopo un sinistro stradale, quando si effettua la constatazione amichevole, se nel modello CID si sbaglia a trascrivere la strada dell'incidente, la compagnia assicurativa è tenuta a pagare ugualmente il danneggiato, poichè si tratta di un semplice errore materiale. Nell'eventualità di un incidente stradale, il danneggiato non può vedersi negare il diritto al risarcimento da parte dell'assicuratore se, nel modello CID, le parti hanno trascritto, per errore, come luogo dell'incidente, una strada piuttosto che un'altra. Si tratta, infatti, di un semplice errore materiale che non rende nullo il modello di constatazione amichevole. In parole povere, il CID continuerà ad avere il valore che normalmente ha, che ricordiamo, non è quello di una piena prova, ma un elemento liberamente valutabile dal giudice. Comunque, trascrivere nel modello CID una strada al posto di un'altra, è un errore semplicemente materiale, che non incide sulla veridicità di tutti gli altri dati in esso contenuti, [ ... leggi tutto » ]


Cid riporta luogo errato del sinistro – la compagnia assicuratrice deve pagare comunque

24 Maggio 2014 - Gennaro Andele


In una precedente sentenza, i giudici di legittimità avevano stabilito che la dichiarazione confessoria del Cid, resa dal responsabile del danno, proprietario del veicolo assicurato, non ha valore di piena prova, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice. Una volta tanto, questo principio si rivela a favore dell'assicurato e non della compagnia di assicurazioni, nonostante la circostanza che il verbale di constatazione amichevole indicasse il sinistro avvenuto in luogo diverso da quello successivamente accertato. Nei rapporti diretti tra conducente antagonista e proprietario assicurato, l'assunzione di responsabilità rende certa l'esistenza del fatto dannoso, e dunque necessariamente accoglibile la domanda risarcitoria. Dal momento che l'assicurazione, pur contestando un riconoscibile e non decisivo errore di collocazione topografica, non ha potuto proporre prove contrarie alla presunzione che tuttavia giustifica la chiamata in solidarietà con il proprio assicurato. In altri termini, nei rapporti tra il danneggiato e l'assicuratore che contesta il valore del Cid per [ ... leggi tutto » ]


Cid » non costituisce prova se l’indicazione della via del sinistro è errata

26 Settembre 2013 - Gennaro Andele


Il Cid non può essere valutato dal giudice come prova se contiene una descrizione sbagliata della strada dove è avvenuto il sinistro. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale, con la sentenza 21161/2013, ha stabilito che: Il Cid non può essere valutato dal giudice come prova se contiene una descrizione sbagliata della strada dov’è avvenuto l'incidente. Infatti, il documento non vale, nell'ambito del processo, come dichiarazione confessoria neppure se suffragato da una testimonianza. A parere degli Ermellini, in questi casi, il modello Cid del sinistro perde, nell'ambito del processo, il suo valore di dichiarazione confessoria, e ciò anche se c'è un testimone che conferma quanto in esso riportato. Infatti, ogni qual volta esiste un'incompatibilità oggettiva tra il fatto per come è stato descritto dalle parti nel Cid e quanto accertato dal giudice durante la causa, il modulo di constatazione amichevole perde il suo valore di prova. La terza [ ... leggi tutto » ]