cartella esattoriale debiti inps


Trasmissibilità agli eredi dei debiti contributivi inps » l’unica salvezza è la rinuncia all’eredità

15 Dicembre 2016 - Andrea Ricciardi


Trasmissibilità agli eredi dei debiti contributivi INPS » L'unica salvezza è la rinuncia all'eredità La domanda che ci si pone è se i debiti Inps si trasmettono agli eredi: gli eredi sono chiamati a pagare sia i contributi che gli interessi, salvo il diritto di rinunciare all'eredità. Una delle domande più spesso poste nel nostro forum è la seguente: gli eredi sono obbligati al pagamento dei contributi INPS non pagati dal de cuius? Come chiarito già da qualche tempo dall'Inps con la circolare numero 165 del 22 agosto 2001, non solo agli eredi si trasmettono tutti i debiti contributivi Inps ma gli stessi sono gravati anche delle relative sanzioni. Già la Cassazione, in realtà, con la sentenza numero 562/2000 aveva precisato che il debito ereditario cui si riferisce l'articolo 752 del codice civile è quello esistente in capo al "de cuius" al momento della sua morte e ricomprende non solo [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione della cartella esattoriale resta triennale per la tassa automobilistica e quinquennale per i tributi locali e i contributi previdenziali

19 Novembre 2016 - Lilla De Angelis


I contributi o premi dovuti agli enti pubblici previdenziali non versati dal debitore sono iscritti in ruoli resi esecutivi, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre dell'anno successivo al termine fissato per il versamento. In caso di denuncia o comunicazione tardiva o di riconoscimento del debito, tale termine decorre dalla data di conoscenza, da parte dell'ente. I contributi o premi dovuti agli enti pubblici previdenziali in forza di accertamenti effettuati dagli uffici, sono iscritti in ruoli resi esecutivi, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre dell'anno successivo alla data di notifica del provvedimento ovvero, per quelli sottoposti a gravame giudiziario, entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello in cui il provvedimento è divenuto definitivo. Contro l'iscrizione a ruolo il debitore può proporre opposizione al giudice del lavoro entro il termine di quaranta giorni dalla notifica della cartella di pagamento. La domanda che ci si pone è se [ ... leggi tutto » ]


L’ente previdenziale può notificare la cartella esattoriale al debitore anche se ha già ottenuto un decreto ingiuntivo

10 Ottobre 2014 - Paolo Rastelli


Nessuna norma impedisce all'ente previdenziale di avviare la procedura di riscossione mediante iscrizione a ruolo ed emanazione della relativa cartella esattoriale, ancorché l'ente previdenziale abbia già ottenuto un titolo esecutivo giudiziale. Il principio è stato affermato dalla Corte di Cassazione, con sentenza 21239/14. Secondo quanto disposto dai giudici della Suprema Corte, la giurisprudenza di legittimità individua dettagliatamente quali sono i crediti degli enti previdenziali sottoposti al regime dell'iscrizione a ruolo e fissa una specifica disciplina della materia. La stessa, pertanto, è complementare rispetto alla disposizione legislativa, che pone una regolamentazione specifica relativa agli enti previdenziali. Dunque, gli Ermellini affermano che nessuna norma impedisce all'ente previdenziale di scegliere di avviare la procedura di riscossione mediante iscrizione a ruolo ed emanazione della relativa cartella esattoriale, ancorché l'ente previdenziale abbia già ottenuto un titolo esecutivo giudiziale, né contempla sanzioni sul piano della validità della cartella esattoriale [ ... leggi tutto » ]


L’erede di un lavoratore autonomo, che non ha a suo tempo pagato i contributi all’inps, può farlo direttamente se si è entro il periodo della prescrizione decennale?

23 Agosto 2014 - Loredana Pavolini


Vorrei sapere se l'erede di un lavoratore autonomo, che non ha a suo tempo pagato i contributi all'INPS, può farlo direttamente se si è entro il periodo della prescrizione decennale? Ringrazio anticipatamente per la risposta, Enzo Certamente si. Con questa interessantissima sentenza del 12 settembre 2008, numero 23569 la sezione lavoro della suprema Corte di cassazione ha stabilito che quando un lavoratore autonomo muoia senza aver versato i contributi, gli eredi hanno in ogni caso diritto alla rendita, previo pagamento dei contributi. Per la Corte di Cassazione bisogna tener conto del fatto che gli eredi erano comunque tenuti a rispondere dei debiti del dante causa secondo le norme del diritto delle successioni e la Corte di Appello non si era attenuta a tale principio di diritto, ritenendo il diritto dovere del lavoratore autonomo di versare i contributi previdenziali come un diritto personalissimo, suscettibile di condizionare negativamente l'autonomo diritto dei superstiti [ ... leggi tutto » ]


Contributi previdenziali » giurisdizione competenza ed opposizione nelle procedure di riscossione coattiva

30 Aprile 2014 - Paolo Rastelli


Le controversie inerenti il pagamento dei contributi degli esercenti la professione forense spettano alla giurisdizione del giudice ordinario ed alla competenza del giudice del lavoro, in quanto riguardano diritti ed obblighi che attengono ad un rapporto previdenziale obbligatorio e non ha carattere tributario. I giudici di legittimità hanno avuto modo di affermare che, anche dopo la privatizzazione operata dal decreto legislativo numero 509 del 1994, è rimasto in capo alla Cassa Forense il potere di fare ricorso al ruolo per la riscossione, trattandosi di contribuzione obbligatoria per legge. La procedura della riscossione mediante ruolo è stata nel tempo estesa anche ai contributi o premi dovuti agli enti previdenziali e, anche nel nuovo sistema, la controversia inerente a diritti ed obblighi che attengono ad un rapporto previdenziale obbligatorio conserva tale sua natura anche se originata da pretesa azionata dall'ente previdenziale a mezzo di cartella di pagamento, con la conseguenza che l'eventuale [ ... leggi tutto » ]