cartella esattoriale avviso mora


Debiti di natura tributaria – dall’accertamento al pignoramento

7 Ottobre 2015 - Annapaola Ferri


Debiti di natura tributaria - La fase di accertamento della pretesa In generale, per debiti di natura tributaria (laddove il creditore è l'Agenzia delle entrate o il Comune) esiste una prima fase di attività in cui l'ufficio preposto alla riscossione accerta l'insufficiente o omesso pagamento del tributo stesso. Viene quindi notificato al debitore un atto di accertamento che giustifica e motiva la pretesa tributaria: talvolta questo documento può essere immediatamente esecutivo (nel senso che legittima la fase vera e propria di esecuzione della riscossione) ed allora assume la veste di accertamento immediatamente esecutivo (se emesso dall'Agenzia delle entrate) o ingiunzione fiscale (se emesso dal Comune). Dunque, la fase di accertamento del credito tributario porta alla notifica di una atto al debitore che può assumere la forma di: avviso di accertamento (non immediatamente esecutivo); avviso di accertamento immediatamente esecutivo; ingiunzione fiscale. Per impugnare nel merito uno degli atti appena elencati bisogna [ ... leggi tutto » ]


Equitalia » avvisi e solleciti

10 Giugno 2014 - Gennaro Andele


Il debitore contribuente viene informato in anticipo, con opportune comunicazioni, in merito a ogni azione che Equitalia per legge dovrà compiere per recuperare quanto dovuto. Il sollecito Il sollecito, spedito per posta semplice, è una sorta di promemoria che viene inviato a chi ha un debito fino a 10.000 euro con l'invito a mettersi in regola con i pagamenti. Per i debiti fino a mille euro, invece, non si procede alle azioni cautelari ed esecutive prima di 120 giorni dall'invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio del debito. Preavviso di fermo amministrativo Il preavviso di fermo amministrativo è un atto con cui si invita il debitore a mettersi in regola nei successivi 30 giorni con l'avvertenza che, in caso di mancato pagamento, si procederà all'iscrizione del fermo amministrativo sul veicolo a motore di sua proprietà. Il fermo non viene iscritto se il debitore dimostra, entro i 30 [ ... leggi tutto » ]


Interessi di mora (o moratori) su cartella esattoriale scaduta – stop ad anatocismo

7 Novembre 2011 - Rosaria Proietti


In tema di interessi di mora (o moratori) dovuti dal debitore  su cartella esattoriale non pagata,  la legge 106/2011 (approvata il 7 luglio)  è intervenuta, con l'articolo 7 ed i  comma 2-sexies e 2-septies,  disciplinando le modalità di calcolo degli interessi di mora dovuti sulle somme indicate nella cartella di pagamento scaduta. In particolare è stata inibita ad Equitalia la pratica dell'applicazione degli interessi di mora anatocistici. Attraverso una modifica all'articolo 30, comma 1, del Dpr 602/1973 -concernente gli interessi di mora sulle somme dovute decorsi sessanta giorni dalla notifica della cartella di pagamento - la legge 106/2011 ha disposto che sulle somme iscritte a ruolo gli interessi moratori non si applichino per la parte corrispondenti alle sanzioni pecuniarie tributarie e agli interessi. Questa norma si applica ai ruoli consegnati a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sviluppo e cioè dalla data di pubblicazione [ ... leggi tutto » ]


Mancato pagamento cartelle esattoriali – cosa è l’intimazione al pagamento o avviso di mora

4 Agosto 2010 - Antonella Pedone


Gli avvisi di intimazione (o "avvisi di mora") vengono inviati dall'Agente della Riscossione dopo che sia decorso un anno dalla notifica della cartella. In mancanza, l'Agente della Riscossione non potrebbe - decorso il detto anno - attivare le procedure esecutive. L'avviso di intimazione contiene: le generalità del destinatario dell'atto; il riferimento della cartella di pagamento; la descrizione dei tributi e degli oneri accessori dovuti dal cittadino. Dalla data di notifica dell'avviso di intimazione, il cittadino ha a disposizione 5 giorni di tempo per effettuare il pagamento di quanto dovuto. Trascorsi 5 giorni, l'Agente della Risossione potrebbe legittimamente agire in via esecutiva. L‘avviso di intimazione perde efficacia trascorsi 180 giorni dalla data di notifica. Contro l'avviso di intimazione è possibile presentare ricorso all'Autorità giudiziaria competente (Commissione tributaria provinciale, Giudice di Pace o Tribunale, a seconda della tipologia del credito), analogamente a quanto previsto per le cartelle esattoriali. Per porre una domanda [ ... leggi tutto » ]