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Guida all’acquisto della prima casa » principali indicazioni da seguire e benefici fiscali previsti dalla legge

1 Giugno 2017 - Andrea Ricciardi


Guida all'acquisto di una casa » Principali indicazioni da seguire e benefici fiscali previsti dalla legge In Italia l'acquisto di un'abitazione rappresenta, ancora oggi, una delle principali forme di investimento: ecco dunque una guida utile al cittadino/contribuente che vuole acquistare un immobile. Secondo i dati, quasi 8 famiglie su 10 sono proprietarie della casa in cui vivono. A tale risultato contribuisce anche la normativa fiscale, che prevede numerose e importanti agevolazioni per l'acquisto di un'abitazione. Con questa pubblicazione, dunque, si vuole fornire un quadro riassuntivo delle principali regole da seguire quando si compra una casa, in modo da poter "sfruttare" tutti i benefici previsti dalla legge (imposte ridotte, limitazione del potere di accertamento di valore, ecc.) e di affrontare con serenità un momento così importante. La guida è rivolta agli acquirenti persone fisiche (che non agiscono nell'esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali) e si riferisce sia alle compravendite tra [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni fiscali prima casa e plurime alienazioni infraquinquennali

14 Maggio 2015 - Ornella De Bellis


In tema di agevolazioni tributarie per l'acquisto della prima casa, la relativa decadenza è evitata se il contribuente, pur avendo trasferito la proprietà dell'immobile acquistato con i detti benefici prima del decorso del termine di cinque anni dall'acquisto stesso, entro un anno dall'alienazione ne acquisti un altro, da adibire ad abitazione principale. Ne deriva che il termine triennale di decadenza del potere dell'Ufficio di recuperare l'imposta nella misura ordinaria decorre dal giorno di scadenza dell'anno successivo all'alienazione, perché solo allo spirare di tale termine, senza avere effettuato un nuovo acquisto, il contribuente perde, in via definitiva, il diritto all'agevolazione, provvisoriamente goduta sul primo acquisto. Dunque, la condizione sufficiente per evitare la decadenza consiste nel semplice riacquisto infrannuale di un nuovo immobile in riferimento al quale sia dichiarata (in atto) l'intenzione di adibirlo a propria casa di abitazione entro diciotto mesi. In questo modo il contribuente conserva il beneficio fiscale (aliquota [ ... leggi tutto » ]


Agevolazione fiscale prima casa – permane in caso di vendita infraquinquennale e riacquisto a titolo gratuito

13 Maggio 2015 - Piero Ciottoli


Com'è noto, in caso di trasferimento a titolo oneroso o gratuito degli immobili acquistati con le agevolazioni fiscali prima casa, quando non sia ancora decorso il termine di cinque anni dalla data del loro acquisto, il contribuente è tenuto a versare le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria ed una sovrattassa pari al 30 per cento delle stesse imposte. Tali disposizioni non si applicano qualora il contribuente, entro un anno dall'alienazione dell'immobile acquistato con i benefici prima casa, proceda all'acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale. Secondo i giudici della Corte di Cassazione (sentenza numero 26766/13) ciò che rileva, ai fini del mantenimento dell'agevolazione prima casa, è che il contribuente ponga in essere tempestivamente, entro un anno dall'alienazione, un atto, sia a titolo oneroso o gratuito, cui consegua un l‘acquisto di altra abitazione. In pratica, per impedire la decadenza dell'agevolazione fiscale, il termine acquisto [ ... leggi tutto » ]


Agevolazioni prima casa – il mancato trasferimento della residenza entro 18 mesi in seguito a separazione consensuale non è causa di forza maggiore

16 Febbraio 2015 - Giorgio Martini


I benefici fiscali per l'acquisto della prima casa spettano alla sola condizione che, entro il termine di decadenza di diciotto mesi dall'atto, il contribuente stabilisca, entro il Comune dov'è situato l'immobile, la propria residenza. Se il contribuente non vi trasferisce la residenza nel termine appena indicato, non può essere riconosciuta rilevanza di forza maggiore alla cessione da parte del contribuente della quota al coniuge in sede di separazione consensuale. Infatti, il trasferimento di un immobile in favore del coniuge per effetto degli accordi intervenuti in sede di separazione consensuale è comunque riconducibile alla volontà del cedente, e non al provvedimento giudiziale di omologazione. Questi i contenuti della sentenza della Corte di Cassazione numero 16082/14. [ ... leggi tutto » ]


La banca è obbligata a rinegoziare solo i mutui a tasso variabile per acquisto prima casa

8 Dicembre 2014 - Lilla De Angelis


Non esiste un generico diritto alla rinegoziazione del contratto di mutuo: la rinegoziazione del mutuo presuppone, infatti, una nuova definizione consensuale del contenuto del regolamento negoziale. In altri termini, la modifica delle condizioni economiche di un contratto di mutuo, traducendosi in una facoltà concessa ad entrambe le parti e non in un diritto stabilito dal legislatore a favore del mutuatario, non può essere imposta e, pertanto, la rinegoziazione risulta possibile solo quando banca e cliente siano concordi sulle variazioni da apportare. Nell'attuale cornice normativa un diritto alla rinegoziazione contrattuale del mutuo è ipotizzabile solo con riguardo ai mutui a tasso variabile per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale (c.d. "rinegoziazione imposta") tramite un meccanismo di riduzione e blocco dell'importo della rata d'ammortamento, con eventuale allungamento oneroso della durata del finanziamento. E, quindi, con la sola eccezione della richiamata ipotesi di "rinegoziazione imposta", la modifica dei termini del contratto [ ... leggi tutto » ]