Strisce blu – quando la multa per omessa esposizione del ticket è illegittima

Qualora il Comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione, ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta.

Quando non sono disponibili spazi liberi per il parcheggio nelle vicinanze del luogo in cui viene rilevata infrazione per non aver esposto il ticket per la sosta e in assenza di delibere comunali che qualificano l’area in questione come quella rientrante nella zona esonerata dall'obbligo di predisporre in prossimità aree di parcheggio libero, la multa per omessa esposizione del ticket è illegittima.

E' onere del Comune, a fronte dell'impugnazione del verbale di multa da parte del presunto trasgressore, produrre in giudizio le delibere che prevedono l’istituzione di spazi adibiti a parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze ovvero quelle che esonerano il Comune, in forza delle caratteristiche dell’area, dall'obbligo di predisporre libere aree di parcheggio.

Insomma, nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento di infrazione del codice della strada, grava sull'autorità amministrativa opposta, a fronte di una specifica contestazione da parte dell’opponente, che lamenti la mancata riserva di una adeguata area destinata a parcheggio libero, la prova della esistenza della delibera che escluda la sussistenza di tale obbligo.

Queste le conclusioni a cui sono pervenuti i giudici della Corte di Cassazione nella sentenza numero 18575/14.

9 Settembre 2014 · Giuseppe Pennuto