Spese condominiali – chi paga in caso di separazione o divorzio?

Spese condominiali - Chi paga dopo separazione personale?

Mi sono separata da poco da mio marito e abbiamo scelto la strada della separazione consensuale: come da accordi, io e e i miei figli siamo rimasti nella casa dove vivevamo, di cui è proprietario il mio ex marito.

Adesso però, c'è una diatriba sul pagamento delle spese condominiali.

Secondo me, essendo il proprietario, le spese dovrebbe accollarsele lui.

Lui afferma, invece, che non vivendoci, ed avendo già concesso la casa in comodato, dovrei provvedere io al saldo.

Chi ha ragione?

In caso di separazione legale o di divorzio, quando la casa familiare viene assegnata al coniuge non proprietario della stessa, chi dei due è tenuto a pagare gli oneri condominiali?

Spese condominiali - il coniuge assegnatario è tenuto a pagarle

Quando i coniugi si separano o divorziano, sorge spesso il problema delle spese condominiali.

Con la sentenza numero 18476 del 19.09.2005 la Cassazione ha specificato che, quando la casa familiare è  assegnata al coniuge non proprietario, questi,  nonostante tale assegnazione sia gratuita,  è tenuto a sostenere le spese condominiali (spese ordinarie),  poiché collegate all'uso dell'abitazione.

Di conseguenza rimangono a carico dell'ex coniuge proprietario dell'immobile solo le spese straordinarie.

Un esempio di spesa straordinaria, può essere ad esempio la manutenzione delle fondamenta, la verniciatura del tetto o il rifacimento di una facciata.

Nel caso, invece, di comproprietà degli ex coniugi della casa familiare, il coniuge assegnatario dovrà ugualmente accollarsi le spese ordinarie, ma quelle straordinarie dovranno essere ripartite in proporzione alla rispettiva quota di proprietà.

Ovviamente i due ex coniugi potranno accordarsi tra loro in modo diverso a tale ripartizione che, per come sopra descritta, deriva solo nel caso in cui intese non ve ne siano.

20 Gennaio 2013 · Andrea Ricciardi