Se c’è crisi si possono non saldare i debiti? Sembrerebbe di sì, ma forse la moratoria vale solo per la potente UNICREDIT …

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«Trovo scandalosa la sentenza di appello del tribunale di Roma che concede a Unicredit di non rimborsare 223 milioni di euro a Cirio perché c'è la crisi». La considerazione è del senatore dell'Italia dei Valori Elio Lannutti. «Se vale questo assunto del tribunale - prosegue Lannutti - io credo che le famiglie siano più in crisi di Unicredit e dunque sarebbe giusto che anche loro non paghino più le rate dei mutui delle proprie case.

Invece in questo settore registriamo un picco di pignoramenti e di esecuzioni immobiliari. Tre milioni e 200mila famiglie - conclude Lannutti - sono rovinate dai cattivi consigli delle banche. Siamo all'ennesima vergogna».

La vicenda a cui si riferisce Elio Lannutti è quella relativa ad una sentenza della corte d’appello di Roma che ha evitato a Unicredit di pagare a Cirio Finanziaria una somma di 250 milioni di euro, come precedentemente deciso dal tribunale di Roma lo scorso anno.La sentenza precisa che il pagamento avrebbe comportato un pesante pregiudizio per Unicredit.

Anche perché Ciro non ne avrebbe tratto beneficio, in quanto la somma sarebbe stata lasciata in deposito sullo stesso istituti di credito.

"In tempi in cui le banche devono rivolgersi allo Stato per proteggere i ratios patrimoniali, riuscire a evitare una spesa da circa 250 milionidi euro può essere considerato un discreto successo" riporta, con toni compiaciuti, Assinews.it magazine di Confindustria.

Unicredit era stata condannata nel febbraio 2008 dal tribunale di Roma a pagare alla Cirio Finanziaria una somma di 223 milioni di euro, somma aumentata del 2 per cento all'anno dal 1999 fino alla pubblicazione della sentenza, nell'ambito del procedimento sul crack della società. La banca di piazza Cordusio, assistita dagli avvocati Raffaele Lener, Francesco Vassalli e Elio Leudini, ha fatto ricorso in appello.

Il 18 marzo u.s. la decisione che salva UniCredit dal pagare subito e cash circa 250 milioni di euro: la corte d'appello ha sospeso l'efficacia della sentenza del tribunale in attesa di pronunciarsi sul caso. «L'esecuzione provvisoria della sentenza -  si legge nelle motivazioni potrebbe arrecare agli appellanti un pregiudiziograve, obbligandoli a corrispondere immediatamente una somma di rilevante entità alla Cirio,senza che quest'ultima possa trame legittimo benefici» tenuto conto dell'intenzione di lasciare la somma «in deposito presso lo stesso istituto di credito debitore».

Insomma una sentenza veramente scandalosa, tenuto conto che sempre più spesso ai mutuatari inadempienti i giudici non riservano gli stessi riguardi adottati per la potente UNICREDIT del banchiere Alessandro Profumo.

Tutti sanno ormai, dopo averlo dolorosamente sperimentato sulla propria pelle e come la cronaca politica ed economica  ricorda quotidianamente, che la legge è uguale per tutti, ma solo se te la puoi permettere....

25 Marzo 2009 · Loredana Pavolini