ADI e contributo per l’affitto


DOMANDA

Salve, sono percettore di ADI e attualmente vivo in una casa concessa in comodato d’uso da un mio familiare. Poiché questa casa dovrà essere venduta e dovrò lasciarla entro Pasqua 2026, vorrei sapere come posso ottenere un aumento dell’ADI per coprire le spese di un eventuale affitto che sto cercando. Grazie per l’aiuto.


RISPOSTA

L’Assegno di Inclusione (ADI) prevede un contributo per l’affitto (Quota B) che si aggiunge all’integrazione al reddito, con importi massimi di 303,33 €/mese (fino a 3.640 €/anno) per famiglie con minori/disabili/over 60, e 162,50 €/mese per over 67, fino a concorrenza del canone affitto dichiarato in ISEE, ed è incompatibile con i contributi comunali per l’affitto.

Conviene, innanzitutto, registrare il nuovo contratto di locazione, presentare all’INPS la DSU/ISEE corrente che rifletta la situazione abitativa come conduttore (e non come comodatario), e compilare una nuova domanda per l’Assegno di Inclusione (AdI). Il contributo per l’affitto non potrà essere percepito prima delle registrazione c/o ADE del contratto di locazione sottoscritto.

Si ricorda che l’affitto dovrà essere pagato tramite la Carta ADI, effettuando un bonifico bancario o un postagiro intestato al locatore. L’affitto deve essere pagato esclusivamente tramite i metodi consentiti: non è possibile, quindi, prelevare la quota del canone in contanti per pagare il locatore, poiché ciò comprometterebbe la tracciabilità dell’operazione.


8 Dicembre 2025

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