Rata saltata alla scadenza prevista dal piano di ammortamento stabilito per il rimborso di un prestito

Il meccanismo perverso dei ritardi consecutivi contabilizzati quando si salta il pagamento di una rata alla scadenza prevista nel piano di ammortamento


DOMANDA

Ho un finanziamento con COFIDIS ed il pagamento della rata di ottobre non è andato a buon fine: intendo provvedere al pagamento ma la società di recupero crediti mi chiede la somma di €190 (la rata è di 80€, a me sembra eccessivo. Come posso tutelarmi?


RISPOSTA

Praticamente, Cofidis le chiede di versare la rata corrente, la rata saltata nel mese di ottobre e 30 euro di penalità per il ritardo nella regolarizzazione del pagamento, in ritardo, della rata del mese di ottobre.
E’ importante versare al più presto l’importo relativo alla rata scaduta nel mese di ottobre: infatti l’articolo 40 del Testo Unico Bancario (TUB) stabilisce che il creditore può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. A tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il cento ottantesimo giorno dalla scadenza della rata.

Ora, il meccanismo di attribuzione dei pagamenti delle rate saltate è perverso: se a novembre il debitore paga solo la rata del mese di novembre, essa viene contabilizzata come relativa al mese di ottobre, per cui a novembre il debitore si troverà con due ritardi consecutivi, quelli di ottobre e novembre; a dicembre, se si continua a non versare la doppia rata (corrente e relativa al mese di novembre rimasto scoperto), il debitore avrà accumulato tre ritardi consecutivi: ottobre, novembre e dicembre. Continuando a versare ogni mese la sola rata corrente ed evitando di saldare quella in ritardo del mese precedente, ad aprile il debitore avrà accumulato 7 ritardi consecutivi.
A questo punto Cofidis potrà invocare la risoluzione del contratto di prestito, notificando al debitore la comunicazione di Decadenza dal Beneficio del termine (DBT) e chiedendo la restituzione, in un’unica soluzione, del debito residuo. Un bel guaio.
Quindi, il consiglio è di versare subito, con la scadenza di novembre, la rata corrente, quella saltata ad ottobre e le penalità previste contrattualmente in caso di ritardo del pagamento della rata rispetto alla scadenza stabilita nel piano di ammortamento relativo al prestito ottenuto.


19 Novembre 2024 - Annapaola Ferri

Questo post totalizza 140 voti - Il tuo giudizio è importante: puoi manifestare la tua valutazione per i contenuti del post, aggiungendo o sottraendo il tuo voto

 Aggiungi un voto al post se ti è sembrato utile  Sottrai  un voto al post se il post ti è sembrato inutile