DOMANDA
Mio padre se ne è andato via da casa 11 anni fa (e da allora che noi non abbiamo un rapporto con lui) e si è risposato: ora, avendo problemi di salute la sua attuale moglie mette le mani avanti e pretende da noi figlie i soldi del funerale.
Ci hanno consigliato di rinunciare all’eredità per tutelarci dai debiti (entrambi hanno il vizio di giocare alle macchinette). Ma facendo la rinuncia all’eredità, noi siamo obbligate a pagare i funerali?
RISPOSTA
La rinuncia all’eredità esonera i chiamati dall’obbligo di affrontare, pro quota, le spese funerarie del de cuius: infatti, i coeredi, secondo quanto disposto dall’articolo 752 del codice civile, devono contribuire tra loro al pagamento dei debiti e dei pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie.
I giudici della corte di Cassazione hanno poi stabilito, con la sentenza 28/2002, che le spese per le onoranze funebri del de cuius sono da comprendere tra i pesi ereditari, cioè tra quegli oneri che sorgono in conseguenza dell’apertura della successione e gravano sugli eredi per effetto dell’acquisto dell’eredità, concorrendo a costituire il passivo ereditario, che è composto sia dai debiti del defunto sia dai debiti dell’eredità.
Quindi, con la rinuncia all’eredità, che vi consentirà di non acquisire il titolo di eredi, non solo eviterete di dover rimborsare gli eventuali debiti contratti in vita dal defunto padre, ma sarete sollevate anche dall’obbligo di corrispondere le spese per il suo funerale.
4 Dicembre 2020 - Simone di Saintjust